GP F1 2018 Russia, analizziamo il circuito

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Il GP F1 2018 Russia, si terrà sul autodromo di Soči, in precedenza Sochi International Street Circuit, è un circuito automobilistico stradale di 5.872 km, circa 1 700 metri del circuito si snodano su strade pubbliche. Si tratta del quarto circuito, in ordine di lunghezza che viene destinato alla Formula 1. Di fatto viene dopo il Circuito di Spa-Francorchamps in Belgio, quello di Baku in Azerbaijan e quello di Silverstone in Gran Bretagna.

Prende il nome proprio dalla città dove è situato, Soči sul Mar Nero nel Territorio di Krasnodar in Russia. Nello specifico il circuito inizia sul bordo settentrionale del parco olimpico vicino alla stazione ferroviaria, per scendere poi verso Medals Plaza, luogo in cui si svolgeva la consegna delle medaglie olimpiche.

Prosegue con il giro della piazza per dirigersi verso est al Bolshoy Ice Dome dove si snoda in una serie di curve strette. Prima di girare a nord dove costeggia il bordo del parco olimpico, sopra il villaggio olimpico e la Adler Arena Skating Center. Passa poi il Sochi Olympic Skating Centre e l’Ice Cube Curling center, prima di passare dietro il paddock, verso la stazione ferroviaria e completare il percorso con una curva a centottanta gradi.

La gara inaugurale del Gran Premio di Formula 1 di Soči si è corsa il 12 ottobre 2014 e ha visto come vincitore il pilota britannico Lewis Hamilton su Mercedes.

Dalla curva 1 alla 2 e dalla curva 10 alla 13, ci troviamo i maggiori rettilinei, dove sarà possibile effettura più sorpassi. Più complesso invece è il punto dalla 2 alla 4 e in particolare dalla 5 alla 10. Il settore 2 è il settore che si snoda dalla 5 alla 12, ed è la DRS.

Ma nel frattempo quali sono gli animi che muovono i nostri piloti adesso?

Hamilton nello specifico, spinge i tecnici per provare aggiornamenti nuovi per il 2019. Di fatto l’inglese, continua ad essere molto concentrato sul suo ruolo di pilota della Mercedes. Nonostante siano tanti gli elementi che molti gli imputano come semplici distrazioni.

Ultimamente anche il modello, ma sappiamo che suona la chitarra e si distrae in compagnia di personaggi noti del jet set.

Eppure quando c’è da fare sul serio in pista non lascia mai nulla o quasi, al caso. Certo il 2018 è comunque un anno molto fortunato per il pilota, non ha compiuto praticamente alcun errore. Inoltre il fatto stesso che si interessi a quanto stanno facendo i suoi ingegneri per quanto riguarda il rendimento della macchina del prossimo anno è segno che non è per niente stanco di vincere.

Hamilton in merito a quello che è il lavoro con il team ha dichiarato:

“Ho avuto diverse riunioni con i ragazzi ed è davvero bello vedere quanta energia c’è all’interno del gruppo. Lo trovo stimolante. Abbiamo iniziato l’anno e mi sentivo a mio agio, ma in seguito siamo scivolati indietro perché abbiamo avuto dei problemi di comprensione della vettura. Più che altro si è trattato della gestione dei pneumatici, ma fortunatamente dopo qualche gara difficile abbiamo ritrovato la strada giusta e il ritmo nei tempi sul giro. Stiamo continuando a diventare sempre più forti a livello di squadra e nell’utilizzo degli strumenti che abbiamo a disposizione. Sei gare fa non eravamo in questa situazione, tuttavia credo che ora abbiamo capito meglio la macchina e sappiamo cosa dobbiamo fare. Durante le stesse riunioni ho spinto molto anche sulla vettura del prossimo anno, perché so di cosa ho bisogno per migliorare ancora”.

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