Danilo Petrucci, prima della Thailandia

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Ci si prepara già al pensiero del 7 ottobre, quando vedremo i nostri piloti correre lungo le piste della Thailandia 2018 Moto GP. La vita di un pilota di Moto GP è più stressante di quello che si possa pensare, non si rischia solo in pista, si rischia ad ogni passo, ogni decisione presa nella vita privata può influire in maniera negativa o positiva sul rendimento.

Per darvi un idea durante l’inverno scorso Danilo Petrucci, che nella stagione MotoGP 2017 era stato registrato per 77 kg e 180 cm di altezza, si è dovuto sottoporre a dieta dimagrante riuscendo a perdere 4 kg. Eppure come fosse inevitabile, questo gli ha fatto anche perdere un po’ di forza.

Di fatto se ha portato qualche miglioramento sul consumo della gomma posteriore, ha portato dei piccoli svantaggi iniziali in termini di maneggevolezza della Desmosedici GP18. Una moto abbastanza muscolosa che ha richiesto aggiustamenti ergonomici nel corso del Motomondiale. Il dottor Riccardo Ceccarelli, ha intrapreso un autentico lavoro di telemetria psicofisica in grado di scoprire in tempo reale quale effetto può avere un certo comportamento della moto sul rendimento del pilota.

Il pilota umbro ha l’obbligo di continuare a blindare il peso forma, tanto che ha dichiarato:

“Mi concedo una Coca-Cola soltanto dopo la gara, rigorosamente Coca Zero, senza zucchero. […] Sono il più robusto tra i piloti, devo stare attento alla linea […] Sarà dura ma non abbiamo altre scelte”.

Sembra un esagerazione ma dal prossimo anno in particolare sarà vietato sbagliare, serve lavorare su ogni dettaglio tecnico e fisico. Anche perché avrà a disposizione non solo la miglior MotoGP del momento, ma anche uno staff tecnico tra i migliori della classe. E con un contratto annuale in scadenza a fine 2019 bisognerà anche guadagnarsi il rinnovo.

Dopo i quattro podi della scorsa stagione Danilo Petrucci quest’anno è salito solo una volta nella top-3. Sta sfruttando queste ultime gare con il team Pramac per migliorare il feeling con la Desmosedici in vista del 2019.

Nell’ultima gara al MotorLand di Aragon, conclusa al 7° posto, ha provato a spingere pur avvertendo una forte vibrazione che lo ha accompagnato per tutta la gara. Le alte temperature poi hanno messo sotto stress il posteriore. Detto ciò se si considera che i prossimi GP in Oriente si terranno sotto temperature alquanto elevate, dovrà lavorare più duramente sul fisico e perdere due chili, anche in vista del prossimo anno.

Diventa poi anche “divertente” controllare sempre quella rivalità velata che si cela fra Petrucci e Lorenzo.

“Potrebbe essere importante anche se le decisioni in casa Ducati sono state prese da tempo. È più una soddisfazione personale, come arrivare quinto o nella top 5 che significherebbe essere tra i migliori della massima classe”, ha rivelato Petrucci in un’intervista con MotoGP.com.

Nello specifico il suo pensiero oggi va a:

“Quando la Ducati ha scelto me, ero il miglior pilota desmodromico in classifica e Jorge non aveva vinto ancora delle gare”, commenta Petrucci. “Io avevo fatto anche più podi di lui e quindi credo che il Team abbia fatto una scelta ovvia. Credo che il ragionamento del box ufficiale sia stato: ‘Petrucci è davanti in classifica e costa un quindicesimo di Lorenzo, prendiamolo’. Chi non lo avrebbe fatto?”.

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