Moto GP Thailandia, le aspettative

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Ovviamente fra i nomi che più si stanno preparando per il Moto GP Thailandia c’è Jorge Lorenzo che fa sul serio, postando la foto della sua gamba con ghiaccio e sottoponendosi a duri allenamenti per poter essere presente in Thailandia. Sarebbe sicuramente un duro colpo per lui se ciò non fosse possibile, perdono in questo modo la seconda possibilità di fila.

Manca una settimana al Gp della Thailandia, dunque Jorge Lorenzo può approfittare di qualche altro giorno di riposo prima della partenza. Venerdì il campione della Ducati dovrà già essere in pista, ma non è assicurata la sua presenza in gara domenica a causa delle sue condizioni. Saranno infatti i medici a dover dare l’OK per la partenza.

Lorenzo sta infatti ancora recuperando dal brutto infortunio della settimana scorsa ad Aragon, ma non si dà per vinto. Vuole far sapere ai suoi fans che sta facendo veramente di tutto per rimontare in sella. Lo fa attraverso i social network, postando foto che mostrano gli impacchi di ghiaccio e dure sedute di allenamento per il ducatista nonostante la frattura. Insomma, non ha proprio intenzione di mollare.

Vorrebbe tornare anche Tito Rabat, il pilota catalano del Team Avintia era stato vittima di un brutto incidente nelle libere di Silverstone dove aveva riportato la frattura di tibia, perone e femore della gamba destra. È stato dimesso pochi giorni fa dall’ospedale universitario Dexeus di Barcellona, dove era ricoverato da più di un mese e sta proseguendo il percorso di recupero.

La MotoGP ha scelto Buriram, una cittadina di 30.000 abitanti a 400 km a nord-est di Bangkok. Il primo test la Dorna lo aveva già fatto nel marzo 2015, quando la Thailandia iniziò ad ospitare il campionato del mondo Superbike sul Chang international circuit.

Si tratta di un circuito giovanissimo, inaugurato appena 4 anni fa nel 2014, che ha ovviamente ottenuto i più elevati standard di grado A per la FIM e di grado 1 per la FIA. Il test, la MotoGP lo ha fatto invece durante lo scorso febbraio, velocissime le Honda di Marc Marquez e di Dani Pedrosa, gran sorpresa la Yamaha di Johann Zarco su un tracciato che preoccupa non poco Valentino Rossi.

«In Thailandia sarà difficile – ha commentato il pilota della Yamaha al termine del GP di Aragona, probabilmente anche a causa del suo morale ormai a pezzi per lo scarso rendimento dei meccanici-. Nei test siamo andati abbastanza male, però ad esempio Zarco è stato molto veloce all’inizio dell’anno: quindi vedremo. Ma non è una delle piste migliori per noi».

La pista comunque ricorda quella austriaca di Spielberg, soprattutto nel primo settore. Disegnata da Herman Tilke, lunga poco più di 4 km e mezzo e non particolarmente larga, di fatto solo di 12 metri, può essere il tracciato giusto per mettere in evidenza tutte le doti della Desmosedici.

Con le sue dodici curve, di cui 7 a destra e solo 5 a sinistra, il lato preferito da Marquez, Buriram ha lunghi rettilinei , fino a 1000 metri di lunghezza, che piaceranno tanto al Desmo. Perché i 72 punti di vantaggio di Marquez sono una certezza, ma per continuare a sognare bisogna volare a Bangkok.

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