F1 2018 Prove – un assaggio del 2019
Nei test di Abu Dhabi F1 2018, Isola ha dichiarato:
“Un altro fattore importante da considerare a margine di questo test è che quello di Abu Dhabi è un circuito che presenta velocità in curva non particolarmente elevate. In teoria potremmo ancora modificare alcuni dettagli sulla gamma 2019, visto che l’omologazione finale è prevista per il 1° dicembre, anche se speriamo di non farlo. Nel frattempo studieremo attentamente tutti i dati raccolti durante questo test”.
Qualche novità c’è stata , ci saranno più dati a disposizione del pubblico, dalle condizioni e temperature d’esercizio delle gomme alle previsioni sulle possibilità di sorpasso. L’intelligenza artificiale e i servizi AWS a supporto della Formula 1 saranno più che operativi e pronti per aumentare il coinvolgimento del pubblico televisivo.
Un piccolo assaggio di come potrebbe essere la Formula 1 nel 2019, perlomeno in tv, è arrivato da Ross Brawn, intervenuto alla presentazione di Amazon Web Services AWS re. Invent 2018 per anticipare le novità che debutteranno nelle informazioni accessibili ai tifosi.
L’obiettivo è quello di incrementare il coinvolgimento dei fan, accedere alla miriade di dati che in tempo reale una monoposto invia al muretto box e tradurli in contenuti in tempo reale per rendere diciamo così più trasparente il lato tecnico e leggere meglio lo sviluppo della gara. Il tutto, grazie al supporto dell’intelligenza artificiale e dell’elaborazione fornita da Amazon Web Services.
Brawn nello specifico ha svelato tre importanti novità sul fronte delle informazioni che saranno rese disponibili al pubblico televisivo. Alle velocità di ingresso e uscita da una serie di curve introdotte quest’anno si affiancheranno informazioni strettamente legate alle prestazioni delle gomme. Ciò con l’intenzione di cercare di comprendere in tempo reale lo stato di ogni singola gomma, la temperatura d’esercizio, l’usura e la prestazione complessiva della monoposto.
L’elaborazione dei dati della telemetria, dei tempi, del degrado della prestazione, della posizione della monoposto in pista, del meteo, affidata ai servizi di machine learning Amazon. Restituirà previsioni sulla prestazione della macchina, sulle probabilità di sorpasso in una fase di attacco, il vantaggio creato o meno al pit-stop e la possibilità di sopravanzare un altro pilota.
Arrivati a questo punto viene da chiedersi, andando avanti, fino a che punto serviranno i piloti in pista. Chi sa se, pensando fantasticamente, non si arriverà al punto in cui i piloti, governeranno da lontano e in totale sicurezza, le loro monoposto.
Addirittura il ricorso all’intelligenza artificiale, darà previsione su quale lato un pilota avrà maggior probabilità e andrà a provare una manovra d’attacco e le chance che il sorpasso avvenga. Previsione che a questo punto sarà interessante scoprire se e quanto verrà ribaltata dall’estro del pilota che indubbiamente andrà a pesare non poco.
Di fatto non si riesce a non pensare al Re dei sorpassi e ci si domanda a questo punto se l’IA avrebbe mai calcolato l’attacco di Verstappen su Bottas all’interno della chicane ad Abu Dhabi, se non a manovra già impostata.
In fine Ross Brawn ha anche riassunto alcuni punti ai quali la Formula 1 lavorerà per aumentare l’intensità delle corse, tra format di gara, tracciature dei circuiti, possibilità di aggiungere gare sprint e modifiche al giro di formazione che porta in griglia di partenza.