Moto GP Ducati
Le prime parole di Valentino sono un mix di ironia e amarezza al termine del primo giorno di test MotoGP a Jerez, la luce fuori dal tunnel sembra ancora lontana e si andrà alla pausa invernale con ancora tanti dubbi e interrogativi.
Per gli esperti della Moto GP, Ducati è stata impressionante, ovviamente tutto ciò lede fortemente le preoccupazioni del dottore.
E’ Nakagami il più veloce della seconda giornata dei test di Jerez de la Frontera, tante sono state le novità in pista in Spagna, fra cui Valentino Rossi fuori dalla top ten.
E’ terminata con un po’ di anticipo la seconda giornata di test di Jerez de la Frontera, la seconda giornata sul circuito spagnolo aveva subito un cambiamento di orario, ma i piloti della MotoGp si sono fermati prima del termine della sessione a causa del calo delle temperature.
La Honda, nelle sue prove, ha sfoggiato delle carenature nuove, con le ali, mentre la Ducati ha sfoggiato delle novitò davvero interessanti come una barra sotto al forcellone nella moto di Miller e delle curiose luci nella pancia della carena della Desmosedici guidata da Bautista. Ad attirare l’attenzione in particolar modo è stato però il codone alato della Gp19.
La Yamaha ha proseguito il suo lavoro per capire in che direzione andare in vista della prossima stagione, ma è l’ottima prestazione di Nakagami a sorprendere tutti. Il pilota giapponese ha infatti chiuso la seconda giornata di test in testa alla classifica dei tempi, lasciandosi alle spalle il campione del mondo Marc Marquez e Maverick Vinales.
Buona giornata di prove per Jorge Lorenzo, che ha testato una nuova carena alata dopo il nuovo serbatoio testato in precedenza.
Non figura invece tra i migliori 10 Valentino Rossi, che come abbiamo notato non è apparso molto contento e soddisfatto. Quinto e ottavo infine rispettivamente Petrucci e Dovizioso.
Altra novità è quella che vede, Luca Cadalora arrivare al bivio. Dopo tre stagioni insieme l’ex pilota decide di abbandonare il suo incarico per dedicarsi di più alla vita privata, alla famiglia, ai suoi hobby. Tornato ai box nel marzo 2016 Luca Cadalora è stato finora assunto dalla Yamaha come personal coach del Dottore.
Aveva l’obiettivo di studiare il circuito alla vigilia delle prove libere e osservare lo stile di guida del suo assistito e degli avversari. Una sorta di ingegnere di pista senza laurea, quello che potremmo definire un vero e proprio consigliere personale oltre che “scudo” dalle critiche rivolte al pesarese.
Come per il Dottore, il suo ritornello degli ultimi mesi è stato:
“Se gli forniamo una moto competitiva Rossi può tornare a vincere“, addebitando ogni responsabilità sulla parte ingegneristica.
All’età di 55 anni Luca ha espresso un desiderio:
“Svolgo questo incarico da tre anni, il tempo è passato velocemente […] Ho viaggiato molto negli ultimi anni. Allo stesso tempo, ho due ragazze a casa e tanti hobby che devo trascurare. Ad esempio, ho una passione per le vecchie auto da rally. Ho una Subaru, due Mitsubishi Lancer e una Nissan Nismo“.
Valentino e Luca si sono salutati a Jerez con tanto di bacio a favore dei fotografi, ha concluso poi affermando:
“Non risparmio Valentino dalle critiche, gli giova solo se gli dico sinceramente quello che penso. Dopo gli incidenti a Sepang e Valencia, ho sinceramente condiviso la mia opinione con lui“.