Presepe, storia e guida alla realizzazione

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In un periodo storico in cui le preoccupazioni sembrano essere Presepe Sì, Presepe No, vi proponiamo una piccola finestra sulla sua storia ma sopratutto, una piccola guida su come realizzare correttamente un Presepe.

Il presepio è una rappresentazione della nascita di Gesù che vanta origini da tradizioni medievali. Inizialmente era esclusivamente italiana, l’usanza di allestire il presepio ma oggi è diffusa in tutti i paesi cattolici del mondo.

Le prime fonti per la raffigurazione del presepe sono i 180 versetti dei Vangeli di Matteo e di Luca, cosiddetti “dell’infanzia”. Essi riportano la nascita di Gesù avvenuta al tempo di re Erode, a Betlemme di Giudea. Ma tenete ben a mente che molti elementi del presepe, oggi, derivano dai Vangeli apocrifi e da altre tradizioni, come il protovangelo di Giacomo.

Il presepe tradizionale è una complessa composizione della Natività di Gesù Cristo, allestita appunto durante il periodo natalizio. Vi compaiono tutti i personaggi e i luoghi della tradizione, quindi la grotta o la capanna, la mangiatoia dov’è posto Gesù bambino, i due genitori, Giuseppe e Maria, i magi, i pastori, le pecore, il bue e l’asinello e gli angeli.

La statuina di Gesù Bambino viene, tradizionalmente nascosta, per poi essere collocata nella mangiatoia alla mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre, mentre le figure dei magi vengono avvicinate ad adorare Gesù nel giorno dell’Epifania.

Con l’andar del tempo i “Maestri”, così viene definita la corporazione che riunisce tutti coloro che seguono i veri elementi della tradizione, hanno evoluto le proprie tecniche, in questo modo, oggi vediamo uno sfondo che può raffigurare il cielo stellato oppure può essere uno scenario paesaggistico.

Per tradizione viene allestito l’8 Dicembre, per poi venir rimosso il 6 Gennaio.

Ma così come l’albero quest’anno è stato inserito sullo scenario anche prima e può tranquillamente essere rimosso qualche giorno dopo il 6 Gennaio.

Ma quali sono i personaggi che vanno inseriti assolutamente sul presepe? Il Presepe Partenopeo è sicuramente il più amato, il più copiato e il più famoso in tutto il mondo. Si caratterizza per la spettacolarità, l’affollamento dei personaggi, l’ambientazione urbana, la riproduzione di scene molto elaborate, come la cavalcata dei Magi, fino ad arrivare a figura in movimento. Ed ecco che le rappresentazioni per quanto piccole prendono letteralmente vita.

Le statue dei pastori sono rigorosamente in terracotta. L’uso della terracotta quasi scomparve a seguito del travolgente successo del pastore in plastica che garantiva produzioni in larga scala e prezzi più bassi. Ma inutile dirvi che la tradizione quasi lo rinnega.

Quali sono quindi i personaggi che non vanno dimenticati, al di fuori della Natività. Benino o Benito, il pastorello che dorme beato e che si immagina dia origine al presepe sognando, corrisponde al bolognese Dormiglione e al siciliano Susi Pasturi. Cicci Bacco è il retaggio dell’antica divinità pagana, Bacco, dio del vino. Il pescatore ricorda simbolicamente San Pietro. zi’ Vicienzo e zi’ Pascale, compari, sono la personificazione del Carnevale e della Morte. Altra classica figura è quella del Monaco, simbolo di un’unione tra sacro e profano che si realizza nel presepe napoletano.

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