Test Moto GP, Qatar – Day 2

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Manca poco alla chiusura della seconda giornata di test della MotoGP a Losail in Qatar, sullo stesso tracciato dove il 10 marzo si darà il via alle gare. Dove Lorenzo e Marquez si ritrovano a cercare il feeling con la Honda dopo i problemi fisici.

Ecco gli ultimi tempi registrati:

1. A. RINS 1:54.593;
2. M. VINALES +0.057;
3. D. PETRUCCI +0.360;
4. M. MARQUEZ +0.411;
5. A. DOVIZIOSO +0.612;
6. P. ESPARGARO’ +0.662;
7. J. MIR +0.911;
8. T. NAKAGAMI +0.998;
9. F. MORBIDELLI 1.065;
10. F. QUARTARARO 1.070.

Inoltre dalle prime immagini, si può notare che Marquez è sceso in pista con quello che gli inglesi chiamano il “salad box”. Ovvero quella scatola sotto la sella dove vengono alloggiati cavi e centraline elettroniche per una migliore distribuzione dei pesi. Un’idea che pare sia ispirata dalla Ducati.

Dovizioso, parte ora per una mezza simulazione di gara, la cosa da sottolineare a questo punto è che monta la nuova carena triplano mostrata a Sepang. La sensazione è che la Ducati, dopo aver deliberato motore e telaio, abbia deciso anche l’assetto aerodinamico per il Gran Premio del 10 marzo. Anche domani, nel terzo giorno di test, Dovizioso farà un run lungo, così come Petrucci, che oggi invece si è concentrato su una serie di giri più corti.

Anche per Marquez spunta una nuova carena: ci sono due set di ali più grandi a ridosso del cupolino e due più piccole sulla carena, tutte e due con un taglio molto squadrato.

La Ducati per sommi capi, sembra essere sotto i riflettori, la GP19 ha di fatto dimostrato di aver compiuto un passo notevolissimo in tutte le condizioni, trovando anche delle ottime soluzioni relativamente alla problematica del degrado delle gomme con il grande caldo, che almeno inizialmente aveva un po’ preoccupato il team di Borgo Panigale. Superata questa criticità, è risultata costante e ha permesso ad Andrea Dovizioso e a Danilo Petrucci di completare il loro lavoro con una certa soddisfazione.

Dal canto loro Honda e Yamaha tentano il tutto e per tutto di rispondere. Dal punto di vista fisico, i problemi alla spalla che hanno fortemente condizionato la permanenza in pista dello spagnolo in Malesia, dovrebbero far parte del passato anche se Marc non dovrebbe essere ancora al 100%. Senza dimenticare Jorge Lorenzo, il maiorchino, procuratosi la frattura allo scafoide del polso sinistro nel corso della sua preparazione invernale e costretto a saltare i test malesi, sarà in sella alla RC213V ed è molto motivato.

Anche la Yamaha ha messo in mostra degli evidenti miglioramenti sul piano dell’elettronica e della gestione degli pneumatici. Tuttavia, per essere all’altezza della Ducati, questo ancora non basta. La M1 dovrà compiere un altro passo in avanti sostanziale ma non sarà certo cosa facile, visto che i rivali non staranno fermi ad aspettare.

Gli ultimi riscontri prima della chiusura vedono, alle 19.55 in pista Morbidelli e Smith e nelle retrovie i bug:

Dovizioso 1’55.205 (day2) – 1’55.550 (day1)

Lorenzo 1’55.742 (day2) – 1’57.090 (day1)

Rossi 1’55.795 (day2) – 1’55.604 (day1)

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