Quando la MotoGP può insegnare qualcosa alla Formula1

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Ne abbiamo sempre parlato, ogni volta che abbiamo potuto affermarlo con certezza, di quanto i piloti incidano sulle modifiche e quindi sul rendimento dei propri veicoli, indipendentemente se essi siano su 2 o su 4 ruote. Non è un caso forse se al momento della pausa, gran parte dei piloti decidano poi di provare a cimentarsi in altri sport. Magari questa scelta non avviene solo per divertimento ma in parte è presa anche per provare a sottrarre qualche trucco a qualche altro ambiente.

Neanche a farlo a posta, in prossimità dell’inizio dei Mondiali di Moto GP e Formula 1, Hamilton ha ben pensato di fare un giretto in Qatar con il Team Petronas. Il Campione infatti, sarà ospite della squadra nel primo appuntamento della stagione, previsto per il prossimo 10 marzo, appunto in Qatar.

Un blits prima di iniziare, durante i test a Montmelò ha confermato la presenza per l’inizio del Mondiale di Moto GP, come ospite, durante il primo weekend della nuova stagione, dei Box del Team Yamaha Petronas. La scelta ovviamente non è casuale, visto che la squadra condivide lo stesso sponsor della Mercedes.

Hamilton ha spiegato in merito:

«Ho sempre amato le moto, sono molto contento. […] Sono molto curioso di capire come lavorano i piloti e quanto sono diverse le qualifiche rispetto alle nostre».

In merito a quelli che possono essere gli aiuti che se ne possono trarre in Formula 1 ha dichiarato:

«Le reazioni dei piloti, gli aspetti su cui lavorano, userò tutto per fare esperienza e imparare qualcosa»

Ovviamente poi i rumorsi di un suo cambio di destinazione in futuro che lo vorrebbero in Moto GP, il pilota ha dichiarato, scherzandoci su:

«Non date peso al fatto che io sia troppo vecchio. Non ho il fisico da motociclista come Marquez, ma potrebbe essere un’occasione per divertirsi»

Ci si chiede poi quanta differenza ci sia fra il fisico del Campione di Moto GP 2018 Marquez e del Campione di Formula 1 2018, Hamilton.

A parte gli scherzi, oltre alla quantità di ruote e alla differenza di elettronica, regolamenti e tanto altro c’è una realtà oggettiva. I piloti di Formula 1 nelle loro monoposto sono sempre più protetti, mentre i piloti dei bolidi su due ruote non potranno mai contare su questo tipo di protezione. Non è un caso infatti se Hamilton ci scherza su dicendo:

«Non sono a prova di rimbalzo come Marquez. »

Quindi in merito a queste dicerie, ovviamente fantasiose sul suo futuro nella Moto GP, continua a scherzare in questo modo, semplicemente glissando sul fatto che il suo è un amore dichiarato al mondo per la Moto GP.

« Userò i feedback che riporteranno i piloti per imparare nuove cose. »

Nel caso comunque sia spinto da un certo entusiasmo, Morbidelli e Quartararo si sono comunque resi disponibili nel prestare, durante le sfide, le proprie moto ad Hamilton. Certo però che nel caso si decida un colpo di scena del genere, sicuramente ciò non accadrà prima di dicembre 2019.

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