MotoGP di Argentina

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Eccoci finalmente alla seconda tappa del Motomondiale 2019, con la MotoGP Argentina, in cui abbiamo visto da subito un Valentino Rossi acclamato come Maradona, con una platea ricca di 46 e striscioni che affiancano i due campioni.

Ci troviamo a Termas de Río Hondo è una cittadina termale della provincia di Santiago del Estero, nella parte nord-orientale dell’Argentina. È situata sulle rive del fiume Dulce, 65 km a nord della capitale provinciale Santiago del Estero. In un impianto straordinario, con uno scenario da sogno, sopratutto dopo una completa riprogettazione e ricostruzione da parte del progettista italiano Jarno Zaffelli, nel 2013 il circuito ha ospitato i test ufficiali della MotoGP.

Una Nazione questa che affonda le sue radici nella cultura italiana e che quindi non ci stupisce l’accoglienza del Dottore. Qui, dove non a caso il record del circuito è proprio il suo, in 1’39’019.

Questa è comunque una pista che richiede un po’ più di agilità, un’agilità che Rossi ha e che solo nel primo giro di prova già ci fa assaggiare, con i suoi soliti passaggi millimetrici.

È polemica già a 20 giri dalla fine su Cal Crutchlow, con una partenza anticipata davvero millimetrica, per il quale viene condannato ad una 19esima posizione. Mentre Valentino ci fa sognare e in curva uno a 19 giri dalla fine dà un assaggio anche al Dovi, per non dimenticare.

Silvano Galbusera incrocia le dita e spera che la Media tenga fino alla fine.

Marquez è probabilmente uno dei piloti più veloci in pista, almeno arrivati al 13 esimo giro. A 10 giri dalla fine, sembra quasi che abbia già finito la corsa e sia tornato a casa.

A 5 giri dalla fine in aria podio troviamo Marquez, Dovizioso e Rossi. Al 3° giro si inizia già a parlare di tecniche e strategie, con un Dovizioso che intanto spinge sempre di più per togliersi Valentino dalle scatole e intanto Rossi c’è. Rapido nel cambio di direzione e conquista così un secondo posto per lui fondamentale, perché oggi ha ritrovato la guidabilità della sua moto.

Una grande gara questa che abbiamo visto in Argentina che ci ha fatto letteralmente sognare che ha fatto sognare i fans di Valentino, tornato in tutta la sua maestria a combattere contro gli assi di questo periodo storico.

Ai piedi del podio un terzetto formato da Jack Miller, Alex Rins e Danilo Petrucci. Solo 12esimo Jorge Lorenzo. Dopo due gran premi, Marquez guida la classifica generale con 45 punti, seguito da Dovizioso a cui non resta che guardare le spalle al Dottore.

Insomma una domenica spumeggiante che non ha mancato colpi di scene, come cadute e partenze anticipate. Le premesse sono buone, non ci resta che aspettare il prossimo appuntamento e scoprire cosa si inventeranno i piloti per cercare di riscattarsi, di fare ancora meglio di come sono riusciti a fare oggi.

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