Yamaha, test e ultimi avvenimenti

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In attesa della 4a tappa della MotoGP Spagna, la Yamaha in questo Mondiale 2019 di MotoGP non vuole lasciare nulla di intentato, per cui non ferma le sue prove in questa domenica di pausa.

In realtà non ha fatto altro che sfruttare le due settimane complete di sosta dopo il Gran Premio degli Stati Uniti di Austin.

Nello specifico la scuderia di Iwata nei giorni scorsi ha organizzato un test speciale al Mugello con il suo collaudatore Jonas Folger. Il pilota tedesco ha svolto una notevole mole di lavoro con un solo obiettivo, sviluppare gli aggiornamenti di elettronica.

La casa giapponese, con gli ultimi test cerca di capire se la nuova centralina permetterà alla M1 di avvicinarsi agli standard di Honda e Ducati, dopo i passi in avanti compiuti sotto diversi altri punti di vista, a seguito dei cambiamenti voluti dal Dottore. Pare inoltre, che Valentino Rossi e Maverick Vinale potrebbero già avere a disposizione queste novità a Jerez de la Frontera nel corso del prossimo weekend del Gran Premio di Spagna oppure per il giorno successivo la gara, quando ci sarà una giornata di test.

Il lavoro svolto sulla pista toscana da Jonas Folger ha portato a circa 60 giri completati assieme ad altri due tester: Mika Kallio per la KTM e Michele Pirro per la Ducati.

Nel frattempo Valentino Rossi riceve gli onori di Schwantz, Rainey e Roberts dopo il podio di Austin. Anche se la vittoria manca da 30 Gran Premi, nelle ultime cinque gare l’ha sfiorata tre volte, in Malesia e a Valencia è caduto a 4 giri dalla fine, ad Austin ha chiuso a 4 decimi dal vincitore.

Inoltre dalle modifiche tecniche apportate in inverno ha saputo trarre il massimo, dimostra di saper dettare le linee dell’evoluzione della M1.

In attesa del primo vero responso a Jerez raccoglie consensi dai campioni del passato, Kevin Schwantz, Wayne Rainey e Kenny Roberts, arrivati a fine carriera poco più che trentenni.

Ad accogliere il Dottore sotto il podio del Texas c’era il 3 volte iridato con Yamaha negli anni ’90 che in merito ha dichiarato sui social, insieme ad una foto che ha fatto il giro del mondo:

“Mi sono sempre divertito a guardare Vale guidare e la sua performance al COTA non mi ha deluso“

A fare gli onori di casa ci ha pensato il campione del mondo 1993, Kevin Schwantz che ha consegnato il trofeo a Valentino Rossi dopo il secondo posto, con queste parole:

“Sicuramente nel corso della stagione farà molti punti. Ci sono 19 gare, la stagione più lunga mai avuta e 40 anni. Ma ha dimostrato ad Austin, in Argentina e Qatar che ha abbastanza abilità per essere davanti. Credo che Marquez sia ancora il più veloce, ma Marc fa anche errori, ad Austin ha perso 25 punti che ha dato a Rossi e Dovizioso, due dei principali contendenti per il titolo. Penso che Rossi sia più intelligente ogni anno, oltre ad avere una velocità adeguata per battere la Honda con Márquez, perché è veloce. E abbastanza consistente“.

Ma i complimenti al Dottore arrivano anche da un altro idolo Yamaha, Kenny Roberts, tre volte campione dal 1978 al 1980. L’ex pilota statunitense gli riconosce il merito di essersi adeguato dalla classe 500 alla MotoGP, esclamando:

“Sono davvero sorpreso da Valentino. Doveva essere seduto su una sedia a dondolo con una pipa in bocca. Proprio come ho fatto io quando ho fatto un passo indietro… Viene dalle 500 cc anche lui e si è unito al cambiamento delle moderne MotoGP di oggi, con queste folli pieghe. È incredibile che ce l’abbia fatta“.

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