Budapest 2019 GP F1 – le qualifiche

Condividi

Budapest 2019 GP F1, una tappa che il giovanissimo Max Verstappen ricorderà per tutta la vita, per aver ottenuto qui la prima pole position in carriera e per essere riuscito ad avere la meglio sulle Mercedes di Bottas e Hamilton.

Mentre fanno registrare soltanto una quarta e una quinta posizione le rosse di Leclerc e Vettel che dimostrano di soffrire ancora un po’. Dietro di loro Gasly a seguire in quarta fila per il settimo e l’ottavo tempo, la McLaren con entrambi i piloti Norris e Sainz.

Chiudono la top ten la Haas di Grosjean e l’Alfa Romeo di Raikkonen, sarebbe dispiaciuto infatti non trovare quest’ultimo fra i primi 10 nomi.

Ha dimostrato una grande forza di coraggio anche il giovane Leclerc che durante la Q1, avrebbe potuto terminare le sue qualifiche e invece è riuscito nel suo intento. Sarebbe stato veramente triste finirla lì quando aveva realizzato un ottimo tempo che gli garantiva la qualifica e che invece all’ultima curva l’ha portato in un brutto testa coda a sbattere con la sua monoposto nelle protezioni. Per fortuna però, danni solo al posteriore della SF90 e nonostante l’impatto sia stato molto violento, l’angolo danneggiato non ha influito sulla sospensione e la trasmissione. Il pilota è di fatto immediatamente rientrato ai box per sostituire senza problemi l’ala posteriore. Di fatto nonostante ciò il pilota è stato bravo a classificarsi quarto, davanti al suo compagno di squadra.

La situazione Gomme vede i primi 6 partire con le gomme medie, ciò ha permesso alla Mercedes di risultare leggermente più veloce della Red Bull. La Ferrari ne ha avuto la conferma che con questa mescola riesce ad avere una bella forza in pista che l’aiuta a competere fra i grandi.

La scelta è caduta su questa mescola per cercare di impostare la gara su una singola sosta montando così la hard al pit stop per cercare di arrivare alla fine. La soft, nonostante risulti più rapida di circa 6 decimi al giro, non avrebbe però permesso di realizzare un primo stint abbastanza lungo, cioè una durata fra i pit stop più lunga e proprio per questo la scelta è ricaduta a questo punto sulla mescola colorata di giallo.

Vista la pioggia caduta durante le qualifiche, i vari team, non sono riusciti ad immagazzinare tantissimi dati in merito al funzionamento delle gomme con il pieno di carburante.

Si corre sul tracciato di Hungaroring costruito a Mogyoród proprio per ospitare il Gran Premio d’Ungheria di Formula 1 a partire dal 1986. Per quel periodo storico rappresentò una conquista politica e simbolica importante perché consentiva alla Formula 1 di entrare nel blocco dei paesi socialisti.

Su questa pista i sorpassi saranno piuttosto difficili, sopratutto nel momento in cui le gomme posteriori inizieranno a decadere, creando così grossi problemi di trazione.

Gli occhi sono puntati sulla Ferrari che si è presentata in Ungheria con degli sviluppi aerodinamici nella zona dei bargeboards per cercare di incrementare il carico aerodinamico della SF90.

Dopo alcune prove comparative effettuate nei test, i nuovi pezzi, sono stati utilizzati sia da Leclerc che da Vettel a dimostrazione che i risultati visti combaciavano con quelli riscontrati in galleria del vento e al CFD. Ora quindi, per la scuderia di Maranello non resta che metterli in pratica e trarne dei vantaggi.

Condividi