Belgio 2019 GP F1 – il Paddock

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Siamo alla 13a tappa per il Belgio 2019 GP F1, presso il Circuit National de Francorchamps, il più antico e più famoso autodromo del Belgio.

La nuova pista lunga poco meno di 7 km venne quindi inaugurata nel 1979 da una travagliatissima edizione del GP motociclistico del Belgio, con l’obiettivo di riportare nelle Ardenne la gara di Formula Uno.

Nel 1980 venne inserita una nuova doppia chicane denominata Bus stop, in quanto situata in prossimità di una fermata degli autobus di linea tra la curva di Blanchimont e il tornante de La Source.

In quegli stessi anni, nuovi box per la Formula 1 furono costruiti poco prima di quest’ultima curva, conseguenza della creazione di una linea di partenza per le monoposto della massima categoria automobilistica i cui regolamenti, nel frattempo, richiedevano ai circuiti che la zona di partenza fosse situata in piano.

Il GP del Belgio tornò così definitivamente dal 1985.

Questa tappa però, si apre con un brutto squarcio che viene dalla Formula2. Il 22enne francese Hubert morto ieri, sul circuito di Spa in seguito a un gravissimo incidente con lo statunitense Correa durante la gara-1 di Formula 2. Il pilota americano è stato operato all’ospedale di Liegi, per lui fratture a entrambe le gambe e una leggera lesione al midollo spinale.

Si apre con un minuto di silenzio la F1 che mostra tutto il dolore per la morte di questo giovane ragazzo. Le dinamiche vedono Alesi, che a causa della foratura perde il controllo della macchina, quindi quando arrivano alla curva alcuni piloti riescono ad evitare, purtroppo Anthoine Hubert non riesce e si schianta, preso in pieno poi da Correa.

Tutti i tecnici con la fascia nera al braccio e tutte le auto che ricordano con un adesivo che recita “Racing for Anthoine” in memoria del troppo giovane Anthoine Hubert.

Un circuito questo oggi di 14 km che ha visto numerose trasformazioni, dal 1922. Una pista che ha visto Michael Schumacher, avere non poche problematiche, dove però è sempre riuscito a tenere alto il suo onore. Negli anni successivi, la pista sarà sempre sua, vince sempre lui, anche con poca visibilità, quando purtroppo sul podio non sale perché la McLaren avanti a lui, frena e lo costringe a tornare ai box su appena 3 ruote, successivamente per poco non si sfiora la rissa con un Michael mai visto così, completamente indemoniato.

Una pista questa che se potesse parlare ne racconterebbe veramente tante, anno 2001, partenze ripetute più volte, continua a vincere, sempre lui, sempre Michael, dal 1992 al 2002, con il 7° titolo vinto qui, SPA era il suo regno. Non a caso oggi fra i box troviamo anche il suo retaggio, Mick. Una pista che ha visto anche Fisichella partire in prima fila con le Force India. Tutto questo prima dell’era Vettel – Hamilton.

Oggi la visiera si abbasserà sicuramente con più difficoltà. E a partire da capolista sarà il più giovane poleman di questa pista.

Una gara che inizierà con qualche difficoltà per Hamilton, almeno per quello che abbiamo visto sabato, ma per come lo conosciamo la gara potrebbe essere completamente diversa.

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