Suzuka 2019 GP F1 – le qualifiche

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Siamo nel pieno della 17esima tappa del GP, per il Suzuka 2019 GP F1, con un weekend del tutto fuori dalla norma, partendo proprio dall’incertezza delle qualifiche. Questa domenica infatti a Suzuka vede la staffetta qualifiche-gara, uno scenario raro nel mondo della Formula 1.

Certo, prima è stato necessario verificare l’impatto che il tifone Hagibis ha avuto sulle strutture, la cui intensità spaventa. Il Gran Premio del Giappone non è nuovo a situazioni al limite, fin dalla sua prima edizione, quando al Fuji, nel 1976, la pioggia torrenziale e il parere negativo di molti piloti, non frenarono la macchina organizzativa giapponese.

Una gara quella che resta famosa ancora oggi per il rifiuto di Niki Lauda di proseguire la corsa con quelle condizioni e il titolo così vinto da James Hunt. Ma nell’era recente un altro nubifragio e la miope gestione del momento ha portato alla tragedia di Jules Bianchi. Sono passati 5 anni eppure il giovane Leclerc ha dichiarato, vuole correre per Jules.

E così ha fatto, una prima fila tutta rossa, con Sebastian Vettel che vola nel vento di Suzuka, più veloce di Hagibis.

Pole col tempo di 1.27.064, la numero 57 in carriera per il tedesco della Ferrari, la quinta su questo circuito tortuoso che ama forse più di tutti. Nelle anomale qualifiche spostate alla domenica mattina a poche ore dalla gara (prevista alle 7.10 in Italia) dopo la sospensione delle attività di sabato causa tifone, anche la seconda rossa, quella di Charles Leclerc, va in prima fila (a +0.189). Alle loro spalle, in seconda fila, le Mercedes di Valtteri Bottas (+0.229) e Lewis Hamilton (+0.238), terza per le Red Bull di Max Verstappen (+0.787) e Alex Albon (+0.787), quarta per le McLaren di Sainz e Norris.

“Sì ragazzi, sì ragazzi, grazie” dice Vettel sotto il traguardo. “Sicuramente le condizioni non erano semplici, molto diverse da quelle di venerdì. C’è il sole, la gente è felice e lo siamo anche noi. Siamo molto sorpresi da questa prima fila inaspettata. Sono molto contento. La macchina è stata molto leggera sulle gomme. Forse non ho usato neanche in freni, se non solo alla curva due. È una sensazione incredibile, ma è solo una parte del lavoro. Ora dobbiamo guardare a questo pomeriggio. Prima della Q3 ho chiuso gli occhi per visualizzare i punti principali della pista nella mia testa. Ma in macchina ho avuto gli occhi aperti per andare veloce”.

Mentre Leclerc afferma:

“La pole non era possibile, Seb era troppo veloce. Congratulazioni a lui. Io ho faticato un pochino dall’inizio e sono comunque contento di aver fatto un buon giro. Ho commesso qualche errorino nell’ultimo settore. Questo uno-due è stato una sorpresa dopo le libere. Le Mercedes saranno forti in gara e noi saremo concentrati per mantenere la doppietta”.

Insomma sarà bello scoprire quali saranno le mosse dei due ferraristi, fino a quando faranno gioco di squadra e quando decideranno di correre per se stessi.

Il team principal Mattia Binotto ha dichiarato:

“C’era tanto da fare rispetto a venerdì. La macchina non era a posto. Fare cinque pole di fila, e farla qua a Suzuka, per noi era importante. Ma la gara sarà questo pomeriggio e dobbiamo restare con i piedi per terra e concentrati. La velocità l’abbiamo avuta sin dalla Q1. Oggi abbiamo ‘scaricato’ la macchina rispetto a venerdì e questo ha aiutato nel bilanciamento generale della vettura. C’è stato un passo avanti e questo è positivo. Questa pole vale tanto nell’economia generale del momento, nel quale confermiamo di avere la macchina più veloce. Ora dobbiamo concentrarci e costruire su questo. La gara sarà lunga e l’affidabilità importante. Adesso andiamo a lavorare. Briefing con i piloti? Non ce n’è bisogno, sanno cosa fare. Ci siamo chiariti, i due si parlano tra loro, sono due professionisti di valore”.

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