MotoGP Phillip Island – le qualifiche
La prima novità arriva dalla Direzione gara che ha spostato le qualifiche del GP d’Australia a domenica a causa del forte vento. Una decisione che si scontra col parere di alcuni piloti. Secondo Marquez infatti:
“Si poteva correre. – nello specifico il pilota ha dichiarato – Dal mio punto di vista in Safety Commission vanno discussi due punti: se è possibile correre e il livello di rischio. Era possibile girare in pista. lo abbiamo fatto fino alla caduta di Oliveira ed eravamo solo un secondo più lenti del normale, quindi correre non era una cosa così anomala. Però resta il fatto che il rischio era molto elevato più per la velocità che per il vento e per la combinazione di vento e velocità su questo circuito. In Commissione ho espresso la mia opinione: si poteva correre così come avevamo fatto fino a quel momento, anche se il rischio era molto elevato”.
D’accordo anche Zarco:
“Sarei andato avanti. – confermando – La maggior parte dei piloti non voleva correre. L’asfalto era in buone condizioni, non come Silverstone. Forse, se Oliveira non fosse caduto, saremmo ripartiti. Di sicuro non puoi guidare in modo normale, in queste condizioni, ma almeno ci provi. Io avrei continuato”.
Pol Espargaró, ricorda:
“Le condizioni delle FP3 erano peggiori. […] Le condizioni erano pessime, questo è sicuro. C’era un vento incredibile, ma non più come le FP3, quando io ho girato per 15 giri e nessuno mi ha fermato. Tutti abbiamo girato, e nessuno ci ha detto niente. Abbiamo fatto le prove, e c’era più vento che nelle FP4. Abbiamo tante macchine che misurano il vento, e ce n’era di più. Poi nelle FP4 siamo entrati tutti, e quando è caduto Oliveira tutti si sono spaventati, ma tutti stavano girando in pista. Voglio dire: quando tu vedi che qualcosa è pericoloso, stai nel box, non giri. Quando le condizioni sono miste, per esempio, si rimane ai box. Invece i piloti stavano girando in pista. Possiamo dire che le condizioni erano pericolose, abbiamo girato qua con più vento, e tutta la gente stava girando in pista. Voglio dire: se fosse stato molto pericoloso, la gente sarebbe rimasta ai box, non avrebbe girato in pista, invece in quel momento tutti avevano fatto 10 giri”.
Siamo nel pieno della 17esima tappa per il MotoGP Philip Island, è Vinales a dettare legge in Australia, leader della combinata, si conferma in qualifica davanti a Quartararo e Marquez.
In extremis raggiunge la seconda fila Rossi. Il migliore della Ducati è Petrucci, 5°, mentre è 10° Dovizioso.
Ottima l’Aprilia con Aleix Espargarò 7° in griglia, precede Iannone che si è fatto amico un canguro in questi giorni.
Grandi problemi alla mano sinistra per Oliveira dopo la caduta di ieri: dichiarato non idoneo, è costretto a saltare il GP.
Lo scenario è quello del circuito per competizioni motociclistiche e automobilistiche di Phillip Island, situato sull’omonima isola, nei pressi della località di Ventnor, nella Regione di Victoria in Australia. La sua costruzione risale al 1956 ed è lungo 4448 m.