Jack o’ lantern

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Halloween si avvicina e se state ancora cercando di individuare i vostri addobbi o il vostro travestimento perfetto ricordatevi del personaggio principale Jack o’lantern.

È sicuramente la zucca più famosa del mondo, viene sistematicamente lavorata a mano. La tradizione vuole che si utilizzasse nei paesi anglosassoni proprio durante questo periodo.

Ma chi è questo personaggio inquietante o che almeno lo diventa nel momento in cui al suo interno viene inserita una candela.

La leggenda ci riporta alla storia dell’irlandese Jack, un fabbro astuto, avaro e ubriacone, che una sera, mentre era al pub, incontrò il diavolo. A causa del suo stato d’ebbrezza, la sua anima era quasi nelle mani del demonio, ma astutamente, Jack gli chiese di trasformarsi in una moneta promettendogli la sua anima in cambio di un’ultima bevuta.

Mise poi rapidamente il diavolo nel suo borsello, accanto a una croce d’argento, cosicché egli non potesse ritrasformarsi. Per farsi liberare il diavolo gli promise che non si sarebbe preso la sua anima nei successivi dieci anni e Jack lo lasciò andare.

Dieci anni più tardi però, il diavolo si ripresentò nuovamente e questa volta Jack gli chiese di raccogliere una mela da un albero prima di prendersi la sua anima. Al fine di impedire che il diavolo discendesse dal ramo, il furbo Jack incise una croce sul tronco. Soltanto dopo un lungo battibecco i due giunsero ad un compromesso, in cambio della libertà, il diavolo avrebbe dovuto risparmiargli la dannazione eterna.

Ma durante la propria vita Jack, commise così tanti peccati che, quando morì, fu rifiutato dal Paradiso e presentatosi all’Inferno, venne scacciato dal diavolo che gli ricordò il patto, di lasciarlo errare come anima tormentata.

Quando accusò il diavolo di essere freddo e buio, lui gli tirò un tizzone ardente, che Jack posizionò all’interno di una rapa che aveva con sé. Cominciò da quel momento a vagare senza tregua alla ricerca di un luogo in cui riposarsi.

Da allora Jack è rappresentato con una zucca su cui viene intagliata una faccia.

Oggi Jack è il simbolo di questa festa e se ne riscontrano similitudini in giro per il mondo.

Nonostante in Italia venga ancora additata da molti, in particolare dai ferventi cristiani, c’è qualcosa di simile nella festa di Sant’Andrea che viene celebrata a Martis e in altri comuni in Sardegna.

Di fatto la notte del 30 novembre gli adulti vanno per le vie del paese con coltelli e altre cose da percuotete, con lo scopo di intimorire i ragazzi e i bambini che nel frattempo vagano per le strade con delle sinistre zucche vuote intagliate a forma di teschio e illuminate all’interno da una candela.

I giovani, viceversa, quando vanno a bussare nelle case, annunciano la loro presenza battendo coperchi e mestoli e recitando un’enigmatica e minacciosa filastrocca in lingua sarda “Sant’Andria muzza li mani!!… “

E in cambio ricevono dolci, mandarini, fichi secchi, bibite e soldi.

Ma anche nella cultura contadina della Toscana fino a pochi decenni fa, nel cosiddetto gioco dello zozzo si utilizzava la zucca.

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