Hamilton e Rossi insieme in pista

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Il 2019 della MotoGP è terminato ma il Dottore sa ancora cosa regalarci e questa volta l’ha fatto con un’altra super leggenda.

Quando è stato il turno di Hamilton di stupirsi e di mettersi per la prima volta alla guida di una MotoGP e di farlo inoltre insieme a Rossi, l’entusiasmo gli si è letto negli occhi.

Due Yamaha M1, una con il 46, l’altra con il 44, due numeri che resteranno per sempre marchiati a fuoco nella storia. Vederli sfrecciare insieme sul rettilineo principale, Valentino davanti, Lewis subito dietro, è stato uno spettacolo nello spettacolo.

Al primo giro il maestro è Rossi e l’allievo è Hamilton, un allievo che però ha vinto 6 titoli mondiali in Formula Uno che mentre sta seduto nel box di fianco a Rossi sembrava felice come un bambino a Natale.

Appena sceso dalla moto, lo si vede con gli occhi lucidi e lo sguardo sbalordito, come non eravamo più abituati a vederlo.

Ma quello che non perde è la sua precisione, quando è sceso ha cercato di analizzare subito i dati, in modo da potersi migliorare alla tappa successiva. A dargli poi filo da torcere, anche il vento e l’asfalto freddo. È andata meglio nel pomeriggio comunque, certo la sua staccata è da migliorare, bisogna dosare il gas meglio in curva, senza andare a zero in frenata, usare di più il freno posteriore.

Questi i primi consigli di Vale a Lewis, ma l’astuzia e la grinta non manca a nessuno dei due.

È stato divertimento allo stato puro, dove si è aggiunta anche una piccola scivolata di Lewis, in curva 1, due testacoda di Valentino all’ultima curva, si è cominciato a parlare di crono e miglioramenti ad un certo punto, certo se in pista ci sono due campioni è impossibile non farlo.

Un abbraccio spontaneo che già da solo fa emozionare i fans, quasi tra due ragazzini alla prima uscita in moto, con l’adrenalina a mille che scorre ancora e un legame invisibile ma che li unisce. Un abbraccio che silenzioso sancisce un unione tra due stelle del firmamento che hanno già in parte scritto la storia dei rispettivi sport, ma che nonostante ciò vivono ancora di emozioni e momenti. Due nomi che ci fanno ringraziare di essere nati in questo periodo storico perché così, possiamo vivere queste emozioni dal vivo. Questi saranno i sentimenti che per noi tifosi, resteranno indelebili.

Entrando nella parte tecnica, Rossi ha spiegato:

“Sono andato abbastanza bene da subito. Ero un po’ nervoso ma la macchina è bella da guidare, ti dà un bel feedback. E’ scomoda, dura, ma a parte questo è bella. Sono arrivato fino a un certo punto, poi da lì in avanti è complicato: bisogna sapere più cose, bisogna imparare, studiare. Sono comunque molto contento di com’è andata, anche perché l’ho riconsegnata tutta intera, e questa è una cosa importantissima…- Infine, gli aspetti che hanno stupito di più Valentino sono stati – Il grip, la stabilità, la velocità quando ha il carico aerodinamico e la potenza, ossia i cavalli, l’accelerazione…Queste due cose sono impressionanti”.

 

Continua…

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