Iannone e le ultime ipotesi

Condividi

MotoGP 2019– Spopola sul web da ieri, la notizia della positività al doping, agli ultimi test, per Andrea Iannone. Ma il centauro ha risposto attraverso i social per tranquillizzare i suoi fans, con queste parole:

“Sono totalmente tranquillo e ci tengo a tranquillizzare i miei tifosi e Aprilia Racing.

Mi rendo disponibile a qualunque contro analisi in una vicenda che mi sorprende, anche perché – a ora – non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Negli anni, e anche in questa stagione, mi sono sottoposto a continui controlli, risultando ovviamente sempre negativo, per questo ho la massima fiducia nella conclusione positiva di questa vicenda.

I’m totally relaxed and I want to reassure my fans and Aprilia Racing.

I am open to any counter analysis in a matter that surprises me, also because – at the moment – I have not received any official communication.

Over the years, and also this season, I have undergone continuous checks, obviously always proving to be negative, which is why I have every confidence in the positive conclusion of this affair.”

Balena da questa mattina una possibilità, si parla infatti del giallo della carne dietro la positività all’anabolizzante.

Per quanto il centauro si dichiari molto tranquillo, il rischio che corre è alto, rischia infatti circa 2 anni di stop che nello sport sono una vera disgrazia.

L’ex manager non ha tardato nel commentare la vicenda, dichiarando in tono del tutto personale:

«Gli voglio bene, spero superi anche questa. Ha talento, non lo sfrutta»

Andrea Iannone, 30 anni, abruzzese, forse al momento uno dei più grandi talenti inespressi delle due ruote italiane di cui abbiamo spesso sentito parlare anche nel gossip, notissimo anche alle cronache (rosa) per le relazioni con Belen Rodriguez prima e con l’influencer Giulia De Lellis oggi.

Uno capace di riportare la Ducati a vincere nella MotoGp dopo anni di digiuno nel 2016, in Austria l’ultimo successo. «The Maniac» di soprannome «Perché sono un perfezionista» afferma lui stesso

Al momento la Federazione internazionale ha annunciato martedì la sospensione provvisoria della licenza all’atleta, in quanto le analisi hanno riscontrato un punto non negativo a «uno steroide anabolizzante compreso nella sezione 1.1.a della lista Wada 2019» dopo il Gp di Sepang, in Malesia, dove Iannone è inoltre caduto nella gara vinta da Maverick Viñales.

Nello specifico l’analisi delle urine, effettuata presso il laboratorio accreditato della Wada, in Germania, ha rilevato tracce di una sostanza non specificata facente parte della lista proibita di esogeni.

Bisogna considerare che la categoria 1.1.a include oltre 20 sostanze assimilabili al testosterone. La notizia è arrivata a Iannone mentre si trovava a Noale, nella sede dell’Aprilia, per il tradizionale brindisi di Natale, quando la FIM ha diramato il comunicato. Un fulmine a ciel sereno per la MotoGP, i suoi tifosi e per lo stesso pilota.

Inoltre allo stato attuale delle cose, la sospensione della licenza gli impedisce di partecipare a ogni tipo di attività in pista, allenamenti compresi. I primi test della MotoGp sono previsti a febbraio proprio in Malesia e se Iannone dovesse insistere nel chiedere le controanalisi i tempi del procedimento potrebbero essere lunghi.

Condividi