Come si prepara la Ferrari al 2020

Condividi

Il GP F1 2020 si avvicina, anche se al momento, in gran segreto ognuno a modo suo, i piloti della F1, sicuramente possiamo dirvi, più discreti di quelli della MotoGP si stanno godendo queste settimane di pausa prima delle prove tecniche di febbraio.

Come tutti, arrivati a questo punto iniziano a tirare le somme del 2019, così sicuramente la Ferrari chiude un anno, potremmo definire in agrodolce. Da un lato l’esplosione del giovane talento Charles Leclerc e la crescita tecnica messa in mostra dopo l’estate rappresentano indubbiamente i lati positivi. Mentre la delusione di Sebastian Vettel e il quarto e quinto posto finale in classifica piloti lasciano comunque il bicchiere mezzo vuoto.

Ovviamente si guarda già avanti, gli sbagli fanno lezione, servono a capire cosa va evitato e cosa invece va fatto nell’anno che fra poco arriverà.

Si cerca il riscatto per quel titolo mondiale che manca ormai in bacheca da oltre dodici anni. Per riuscirci, e per dare filo da torcere alla Mercedes, bisogna evitare che si ripeta quella lunga serie di errori e limiti emersi nel corso del 2019.

Ecco i primi cambiamenti della Ferrari 2020:

Dal punto di vista tecnico, la nuova Ferrari che verrà presentata il prossimo 11 febbraio a Maranello, con il nome in codice 671, dovrà innanzitutto correggere i difetti congeniti della sua progenitrice. Gli ingegneri della rossa si sono letteralmente focalizzati sull’aerodinamica verticale. Ovvero, spostare il bilanciamento aerodinamico dalla penetrazione al carico verticale, dalla velocità di punta verso la stabilità nelle curve medio-lente, così da rendere la vettura più guidabile e soprattutto più efficace nel portare in temperatura le gomme Pirelli. Il motore, che è ovviamente il punto di forza nell’ultimo campionato, andrà ulteriormente sviluppato, in particolare per migliorarne l’affidabilità. Cercando di non penalizzare troppo la resistenza all’avanzamento e, dunque, la velocità di punta, la nuova vettura dovrà però generare più deportanza, così da portare più facilmente in temperatura le gomme e migliorare la loro gestione. Proprio come si era già intuito già con l’ultimo aggiornamento introdotto a stagione in corso sulla SF90, per la precisione al Gran Premio di Singapore.

A fornire un quadro più completo, con qualche informazione in più su cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima vettura della Rossa è la Gazzetta dello Sport.

Le soluzioni sulla nuova macchina partiranno dall’allargamento del cape o ala di manta, sotto il musetto, la cui sezione frontale sarà parallelamente ridotta. I deviatori di flusso davanti alle fiancate saranno invece resi più complessi e sofisticati.

Questo indirizzo è stato dato del resto anche ufficialmente dal team principal Mattia Binotto:

“Dovrà essere una Ferrari veloce e affidabile, tanto carico e tanta potenza, efficiente sui rettilinei”.

Secondo le sue parole quindi, l’incremento della velocità in curva e dello sfruttamento degli pneumatici dunque, dovrà andare di pari passo con lo sviluppo del motore, che già era il punto di forza della macchina di quest’anno. Quanto alle centraline elettroniche, si prevedono invece ampie modifiche sul software, in modo da aumentare la disponibilità di carica del motore elettrico e il numero di modalità di utilizzo nel corso del giro.

Condividi