F1 ecco come cambia il calendario a causa del Covid-19

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Dopo il rinvio a data da destinarsi del GP della Cina a causa dell’emergenza Coronavirus, arrivano altri bastoni fra le ruota, la F1 potrebbe vedersi costretta ad annullare anche la gara d’esordio del Mondiale 2020 in programma in Australia questo 15 marzo.

A breve infatti, le autorità australiane potrebbero limitare gli accessi nel paese per chi proviene dall’Italia, mettendo quindi a rischio la fattibilità della gara. Allo stato attuale dei fatti da Melbourne arrivano poche rassicurazioni, non resta che sperare.

Le ultime notizie che arrivano da lì non sembrano essere così positive, il dipartimento della salute ha aumentato il livello di allerta per i paesi più contagiati dal virus, invitando i propri cittadini in partenza ad “esercitare un alto grado di cautela” verso Giappone, Italia e Mongolia.
Come sta praticamente accadendo per ogni dettaglio della nostra vita, in questo momento l’unica certezza sembra essere l’incertezza. In questo momento i protagonisti del circus sono infatti tutti in attesa di sapere se il Gran Premio d’Australia, che dovrebbe dare il via alla nuova stagione iridata, si disputerà regolarmente, oppure se sarà rinviato o addirittura, annullato.
Il problema è che non finisce qui, tutto è soggetto all’evolversi quotidiano della diffusione del virus Covid-19 ma sopratutto, come nel caso specifico della F1, alle restrizioni sugli ingressi nel proprio territorio che le varie nazioni adottano per cercare di contenere l’espandersi del Coronavirus.

Nello specifico come abbiamo ormai capito, il problema principale riguarda le restrizioni verso gli italiani o comunque coloro che provengono dal nostro Paese, e considerate che stiamo parlando circa del 40% della Formula 1. Problema che mette quindi a rischio anche le due gare successive in Bahrain e Vietnam, con la stagione di F1 che potrebbe iniziare in Europa addirittura il 3 maggio con il GP d’Olanda.

Di conseguenza, allo stato attuale dei fatti la Formula 1 è in stand by.
Ad aumentare l’incertezza, dopo le parole del primo ministro Scott Morrison che ha già dichiarato che i viaggiatori provenienti da Italia e Giappone dovranno affrontare misure di screening avanzate prima di aver libero accesso sul territorio australiano, arrivano anche le dichiarazioni del ministro dello sport dello stato di Victoria, Martin Pakula:

“Riconosco che questa situazione è estremamente dinamica e, in una certa misura, si tratta di questioni che sfuggono al mio controllo – ha dichiarato al sito australiano The Age – . Sono molto fiducioso … ma non posso dire nulla con assoluta certezza. In questa fase – ha però sottolineato concludendo – non vi è alcuna indicazione di ulteriori divieti di viaggio, né vi è alcuna indicazione che la Formula 1 e le squadre non arriveranno come al solito”.

Il calendario GP F1 2020 ad oggi considerando le restrizioni attuate dalle Nazioni:
15 marzo – GP d’Australia (tappa che potrebbe saltare)
22 marzo – GP del Bahrain (tappa a rischio)
5 aprile – GP del Vietnam (tappa a rischio)
3 maggio – GP d’Olanda
10 maggio – GP di Spagna
24 maggio – GP di Monaco
7 giugno – GP dell’Azerbaijan
14 giugno – GP del Canada
28 giugno – GP di Francia
5 luglio – GP d’Austria
19 luglio – GP di Gran Bretagna (tappa a rischio)
2 agosto – GP d’Ungheria
30 agosto – GP del Belgio
6 settembre – GP d’Italia
20 settembre – GP di Singapore
27 settembre – GP di Russia
11 ottobre – GP del Giappone (tappa a rischio)
25 ottobre – GP degli Stati Uniti
1 novembre – GP del Messico
15 novembre – GP del Brasile
29 novembre – GP di Abu Dhabi

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