Valentino Rossi: addio o arrivederci?

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L’Italia sta vivendo giorni difficili legati alla pandemia del Coronavirsu o COVID19. Una situazione che ha portato al collasso l’intero sistema sanitario italiano, che in questi giorni difficili di isolamento forzato ha evidenziato come anche i grandi sportivi non siano certamente immuni ad un virus che ha devastato il mondo intero, con decine di migliaia di morti e con centinaia di migliaia di contagiati. In una situazione di emergenza del genere, anche lo sport ha dovuto necessariamente fermarsi. Non facciamo solo riferimento ai campionati di calcio nazionali, o alla recente notizia del rinvio dei campionati Europei 2020, che si sarebbero dovuti svolgere il prossimo giugno e che invece verranno rinviati al 2021, con tutte le conseguenze che ne verranno.

Anche la Formula 1 e la MotoGP hanno dovuto adattarsi ad un dramma internazionale che ha congelato i calendari con rinvii continui e con l’inconsistenza della certezza che le tappe rinviate potranno essere in qualche modo recuperate. Di recente il caso della settimana che ha tenuto banco è la possibilità che in tutto questo caos generale, anche qualche atleta non più giovanissimo, possa decidere di finire la propria carriera senza attendere l’inizio della MotoGP 2020. Si è parlato quindi di Valentino Rossi. Il “dottore” ha nutrito già da diversi mesi, alcuni dubbi sul prosieguo della sua carriera in sella alla Yamaha. Già, perché l’intento del 9 volte campione del mondo è quello di essere competitivo. Poter dare filo da torcere alla Honda di Marc Marquez, che negli ultimi anni ha dominato podi e classifiche finali. Insomma, una stagione che Rossi vorrebbe vivere da protagonista o per meglio dire, da antagonista principale dell’attuale campione spagnolo.

Lo stesso Valentino, in una recente intervista a SKY SPORT ha dichiarato:

“Speravo di fare qualche gara per decidere se continuare, magari dopo la prima parte di stagione. Adesso slitta tutto. Mi piacerebbe fare un po’ di gare per capire quanto posso essere competitivo, è questa la cosa importante. Abbiamo capito che non avremmo corso in Qatar la domenica prima di partire. Questo scombussola tutto, bisognerà capire quando riusciremo a correre”.

Tutto sembra ancora avvolto da una coltre densa di dubbi. Troppe le questioni sul tavolo in questo momento. Non si sa infatti, quando e come il campionato di MotoGP potrà prendere il via. Non si sa se le gare non disputate potranno essere recuperate, oppure se verrà ridotto il numero di gare da 19/20 a 12/13. Inoltre nei giorni scorsi era avanzata l’ipotesi di un campionato in stile Superbike, ovvero con la doppia gara a distanza di poche ore l’una dall’altra. Tante nubi all’orizzonte per Valentino, che tuttavia ha voluto precisare la propria vicinanza alle famiglie che hanno perso i loro cari in questa assurda emergenza virale, che non guarda in faccia nessuno.

Infine un sorriso strappato da una battuta quando gli è stato chiesto se avesse intenzione di diventare papà nell’immediato futuro:

“Diventare papà? Enzo Ferrari diceva che quando i piloti fanno un figlio perdono un secondo a giro. Vista la mia situazione, non posso permettermelo…”.

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