Valentino Rossi 10 anni dopo il GP di Le Mans

Condividi

Oggi a 10 anni dal Gran Premio di Le Mans, Valentino Rossi ricorda quel 22 maggio del 2010. Per Rossi e gli altri piloti della MotoGP doveva essere un ennesimo week-end di gara a Le Mans.

Al momento gli organizzatori del Gran Premio di Francia stanno cercando di organizzare una gara per il mese di ottobre, ma per il momento, come accade un po’ per tutti gli sport, sono solo buoni propositi.

Da poco più di una settimana il Dottore e gli altri piloti dell’Academy hanno ripreso ad allenarsi sullo sterrato al Ranch, a Fratte, a Fermignano. Ma per calcare l’asfalto di Misano dovrà attendere ancora una settimana, quando saranno permessi gli spostamenti tra regioni, nell’allargamento della Fase 2, ovvero dal 3 maggio.

Nell’attesa delle competizioni che contano Valentino Rossi ci ha comunque fatto sognare, rimanendo casa a Tavullia a giocarsela con la Play, a divertirsi e a farci divertire, riuscendo così a salire sul podio e a festeggiare come fosse una gara dal vero. Forse è anche per questo che non smetteremo mai di amarlo, alla fine della gara sembra un 17enne con la barba, felice come nessun’altro. Almeno così, anche se in maniera virtuale è potuto tornare nell’amato autodromo di Misano, in attesa di farlo dal vivo.

Il suo secondo appuntamento personale nella MotoGP virtuale, dopo il settimo posto di un mese fa, al termine di una serie di “sportellate” con Danilo Petrucci. Sono giorni di attesa per avere notizie più chiare sugli allenamenti, sull’inizio del Motomondiale, ma anche su quello che farà il suo futuro.

Senza i GP virtuali restano solo i ricordi e sono giorni infatti, in cui il Dottore ricorda quanto avvenuto dieci anni, il 22 maggio 2010. I giornalisti la ricordano così: erano da poco terminate le qualifiche a Le Mans, Valentino Rossi aveva conquistato la pole position. In gara ad avere la meglio fu poi Jorge Lorenzo davanti al campione di Tavullia. Fu una serata davanti alle tv per assistere alla finale di Champions League della sua Inter.

Lo stesso pilota ha raccontato a Sportweek:

Quella fu una giornata fantastica, a noi interisti poi serviva viverne una più unica che rara – Era la finalissima contro il Bayern dopo aver eliminato il Barcellona. – La ricordo bene perché eravamo a Le Mans, in gara per il GP di Francia. Bellissimo, una grande emozione. Sono sicuro che per ogni interista è stato come per un italiano vincere il Mondiale “.

I ricordi quelli belli quelli di momenti del passato che non vediamo l’ora di tornare a vivere. Momenti di cui abbiamo letteralmente bisogno quando si incappano in situazione come quella vissuta, proprio da Valentino un paio di settimane fa, quando Rossi e i ragazzi della VR46 Academy volevano raggiungere il Red Bull Ring per un evento Yamaha, ma l’Austria ha negato il visto.

Ma secondo quanto riferito da Speedweek il Dottore avrebbe provato a raggiunge il Red Bull Ring in Stiria per una sessione speciale di “scuola guida” organizzata da Yamaha. Nei box c’era anche una Yamaha R1, una con il numero 21 di Franco Morbidelli. A quanto pare il Dottore e l’allievo del team Petronas SRT avevano in programma un vero e proprio blitz.

Avevamo tutto pronto. Valentino Rossi voleva anche volare in privato a Graz con i suoi ragazzi. “, ha detto Mandy Kainz.

Condividi