Fase 3 del Cinema

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La ripartenza del Cinema e quindi anche del Teatro è una parte importante per la ripartenza della cultura, sovrastata e troppo calpestata da questo 2020 segnato da Pandemia da Covid-19.

Così da metà giugno a poco alla volta, si sono riaperti Cinema e Teatri, soprattutto se hanno possibilità di agevolare il distanziamento sociale, parola d’ordine di quest’anno, fondamentale per debellare il virus che dilaga sul pianeta.

Per alcuni è una riapertura solo formale, perché sale e platee “al chiuso” saranno ancora quasi tutte senza spettacoli e senza spettatori tra nuovi adempimenti anti-Covid e difficoltà a metterli in pratica. Senza dimenticare che per cinema e teatro l’estate è considerata “bassa stagione”.

C’è chi rimanda tutto a settembre, mentre il grande schermo si trasferisce all’aperto per ritrovare il piacere di proiettare e gustare un film tutti insieme. Ma ovviamente non è per tutti, ci vuole lo spazio e la possibilità di avere un’acustica quanto meno decente.

Per quanto riguarda il teatro e il piccolo schermo poi, attori, registi e appassionati si stanno lentamente ritrovando per provare a far ripartire prove e in seguito riprese effettive.

Ci sarà qualche attività all’aperto a man a mano in Italia e in Europa chi può si organizza. Ma la vera ripartenza si calcola sarà a settembre.

Lo spiega nello specifico all’ANSA Diletta Marongiu, Slc Cgil:

“Per quanto riguarda il teatro la situazione migliore è quella del Lirico con la ripresa delle prove e la riprogrammazione in streaming è in attività all’aperto. In altre strutture per il personale si va avanti sino al 9 luglio con gli ammortizzatori sociali”.

In Italia Porto Torres, nella struttura intitolata ad Andrea Parodi, non si riparte perché sono in corso dei lavori anche per riparare i danni legati a un invasione di piccioni.

Per quanto riguarda i cinema cagliaritani, l’Odissea dà l’appuntamento alla Manifattura Tabacchi per la programmazione dei film sotto le stelle.

In generale tanti sono i gestori che non potendo garantire le distanze, approfitteranno della pausa per attrezzarsi al meglio in vista della ripresa fra qualche mese.

Nessun segnale di riapertura neanche per i principali multisala, anche in questo caso a spiegare la situazione ci pensa Marongiu:

“Ci sono regole ancora in fase di definizione ma ci sono state delle evoluzioni rispetto alle originarie prescrizioni che prevedevano mascherine per gli spettatori e bar chiusi. Speriamo nelle riaperture a luglio. Nel frattempo i lavoratori sono in Fis. Rigettiamo naturalmente l’impostazione di chi parte dalla richiesta che siano i dipendenti a occuparsi di pulizie e igienizzazione”.

La notizia che lo Spazio Gloria di Como, l’unico cinema monosala attivo a Como con continuità potrà godere di una proroga dell’affitto fino al 2022 è da accogliere con gioia è da considerare uno spiraglio di luce in una crisi che il coronavirus ha accelerato ma che ha radici ben più antiche.

Questa Fase che non abbiamo ben capito se sia 2 o 3, ovviamente è tutta in salita e la ripresa dei teatri sarà più lenta di quella dei musei che con meno difficoltà hanno riaperto. A parte le norme tuttora in vigore che impediscono assembramenti al chiuso, qui non basta un po’ di liquido per sanificare.

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