Tom Cruise a Roma per Mission: Impossible 7
Il Cinema sembra fra i modi che più fanno difficoltà a ripartire in questo 2020 segnato dalla Pandemia.
Ma nonostante la paura del Covid-19, la filiera cinematografica ha bisogno di ripartire. Molti sono i set che da settembre sono tornati a lavorare sono tornati a popolarsi di attori, comparse, registi e tecnici. Tutto ovviamente nel totale rispetto delle regole, compreso di tamponi.
Come quello di Mission: Impossible 7, la storica saga di spionaggio in cui spicca Tom che attualmente è tornata in fase di produzione a Roma e nel cuore della Capitale. Il nuovo episodio della saga è diretto da Christopher McQuarrie e sarà girato in diverse strade del centro storico tra cui via della Tribuna Campitelli, Corrado Ricci, Fori imperiali. Nei primi giorni le riprese interesseranno prevalentemente il Rione Sant’Angelo e il rione Monti per poi investire diverse vie del Centro, ha spiegato il Campidoglio in una nota, in cui ha specificato inoltre:
“Le grandi produzioni cinematografiche internazionali continuano a scegliere Roma. Dopo il lockdown si registra una intensa ripresa, nel periodo giugno-agosto le richieste all’Ufficio Cinema sono 596, in aumento rispetto alle 583 del 2019. E la città come l’Amministrazione li accoglie. E’ stata autorizzata in questi giorni dagli uffici capitolini la Società Lotus Production srl per la realizzazione del nuovo Mission Impossible.”
Si tratta di un impegno economico ed organizzativo molto consistente, adottando scrupolose misure di prevenzione della diffusione del virus, con test giornalieri per l’intera troupe e cast e disinfezioni degli ambienti e attrezzature. Secondo i dati forniti dalla produzione americana dei circa 35 milioni di costi della produzione in Italia si prevede che oltre 18 milioni saranno spesi a Roma’.
Il film, come quasi tutti quelli in programma per il 2019, è stato rimandato al prossimo anno. Ma pare che quando negli scorsi giorni, l’attore è tornato in città per continuare le riprese lì dov’erano state interrotte, ma nonostante la gioia del ritorno sul set, le polemiche non sono mancate.
Almeno secondo quanto riporta La Repubblica, parte delle riprese si stanno svolgendo al Policlinico Umberto I a pochi metri dall’ascensore riservato esclusivamente ai malati di Covid-19. Si riporta che l’ospedale sarebbe “sotto assedio” della troupe già da una settimana, creando non pochi problemi ai pazienti, ai medici in corsia e a tutto il resto del personale.
Le riprese si stanno svolgendo in un luogo in cui si paventano già diversi problemi, dove si denuncia una cattiva organizzazione e pochi percorsi separati da malati potenzialmente infetti e pazienti in degenza. Secondo le prime notizie, il set occuperebbe tutto il grande salone del primo piano della Direzione Generale, per permettere agli attori di recitare al coperto in caso di brutto tempo. Le notizie riportano pure che sarebbe difficile accedere al salone principale dell’ospedale in cui, di solito, si chiedono informazione su come raggiungere i singoli reparti.
In pratica qualcuno del personale sanitario, avrebbe rivelato alla stampa che si tratta di:
“Una situazione caotica. C’erano operatori sparsi in tutto l’ospedale tra barelle e i malati di Covid, che sono 140. È uno stato di promiscuità inaccettabile. La cosa più grave è che in un periodo in cui la curva dei contagi sta salendo, si è dato il permesso di ospitare in un ospedale un set cinematografico”.
Alla voce del personale, si sarebbe aggiunta anche quella dei sindacati di Cgil Cisl e Uil che si rivolgono ai segretari della Cgil di Roma, del Lazio e al Direttore che avrebbe permesso alla troupe di lavorare.
“C’è il caos. Una cosa inaudita. La regione deve intervenire subito”.
La produzione del film di Tom Cruise pare che non abbia subito ritardi, nonostante tutto. L’attore che ha trovato in Roma da sempre una città molto accogliente, sul set ha rispettato tutte le norme previste per evitare il contagio. Dove previsto ha indossato la mascherina e, nel corso della giornata di oggi, giovedì 8 ottobre, si è sottoposto anche al tampone.