MotoGP 2020 è Mir il Campione del mondo

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Mir è il nuovo campione del mondo indiscusso della MotoGP 2020. Lo spagnolo della Suzuki chiude il GP Valencia in 7a posizione, sale a 171 punti e vince aritmeticamente il suo primo titolo in top class con una gara di anticipo, complice anche la caduta di Quartararo. La vittoria del Gran Premio va a Morbidelli davanti a Miller e Pol Espargaro’. Il pilota Petronas adesso è al secondo posto nella classifica del Mondiale -29 sul campione Mir, 8° Dovizioso, 11° Bagnaia, 12° Rossi, 15° Petrucci.

Il titolo Mondiale quindi torna finalmente in casa Suzuki, dopo Sheene (1976 e 1977), Lucchinelli (1981), Unicini (1982), Schwantz (1993) e Kenny Roberts Jr (2000) il titolo Mondiale torna in casa Suzuki. A 20 di distanza dall’ultima volta il team giapponese torna sul tetto del Mondo grazie a Joan Mir, che di anni ne ha 23 e lo fa al termine di una stagione eccezionale.

Sfruttando il quarto posto del compagno di box Alex Rins e la drammatica domenica di Fabio Quartararo, conclusasi purtroppo solo dopo 9 giri a causa di uno scivolone che lo ha portato al ritiro, il pilota spagnolo succede al connazionale Marquez portando a 2 i successi Mondiali in carriera, il primo in MotoGP. Per il nono anno consecutivo un pilota spagnolo vince il titolo in top-class.

Il titolo di Mir finisci quasi per toglie la scena, alla super prestazione di Franco Morbidelli che ha conquista il terzo successo stagionale. Per l’italiano un finale di gara che potremmo definire al cardiopalma per una lotta serratissima con Jack Miller che curva dopo curva, lo ha insidiato fino a tagliare il traguardo.

Franco regge e lotta, conquista un successo meritatissimo dopo essere partito dalla pole e si porta al secondo posto della generale alle spalle di Mir con un ritardo di 29 punti. Un sogno per il pilota italiano ora chiamato a Portimao a chiudere in bellezza un Motomondiale che lo ha visto come una delle sorprese più belle. Podio anche per Pol Espargaro, mentre per Andrea Dovizioso è solo 8° posto.

11° al traguardo Francesco Bagnaia che precede Valentino Rossi. Per il Dottore, partito dalla sesta fila al 16° posto in griglia, un fine settimana da archiviare che però gli fa scrollare di dosso la maledizione del ritiro che lo avevano portato a 4 “0” di fila negli ultimi GP corsi.

Per chi non lo conoscesse, Joan ha comincia a correre all’età di 10 anni con le minimoto. Fra il 2008 e il 2011 corre nelle Baleari, vincendo titoli fra minimoto, minimotard e Bankia Cup. Nel 2013 passa a correre nella Red Bull Rookies Cup, chiudendo 9° in quell’anno, 2° nel 2014 e 4° nel 2015.

Debutta nella classe Moto3 nel motomondiale del 2015, correndo in Australia in sostituzione dell’infortunato Hiroki Ono sulla Honda NSF250R del team Leopard Racing. In questo team diventa pilota titolare nel 2016, questa volta alla guida di una KTM RC 250 GP, i compagni di squadra sono Fabio Quartararo e Andrea Locatelli; ottiene pole position e vittoria in Austria.

Nel Gran Premio di San Marino giunge 3°. Ottiene un altro podio nella gara finale a Valencia e chiude la stagione al 5° posto con 144 punti all’attivo.

Nel 2017 rimane nello stesso team della stagione precedente guidando però una Honda NSF250R. Inizia il mondiale con due vittorie nei GP del Qatar e d’Argentina. Il 22 ottobre 2017 sul circuito di Phillip Island centra la vittoria e si laurea Campione del mondo Moto3 con due gare di anticipo.

Nel 2018 passa in Moto2, alla guida della Kalex del team Marc VDS Racing. Conclude la stagione al 6º posto con 155 punti.

Nel 2019 passa in MotoGP, ingaggiato dalla Suzuki, ottiene come miglior risultato un 5° posto in Australia e termina la stagione al 12º posto con 92 punti. In questa stagione è costretto a saltare i Gran Premi d’Austria e Gran Bretagna a causa di una contusione polmonare rimediata in un precedente test sul circuito di Brno.

Nel 2020 continua con la Suzuki. Il 16 agosto in Austria ottiene il suo primo podio in Motogp concludendo la gara al 2° posto. Giunge 3° nel Gran Premio di San Marino, secondo in quelli di Emilia Romagna e Catalogna e 3° in Aragona e Teruel. Vince il Gran Premio d’Europa a Valencia, consolidando la sua leadership nel mondiale. Con oggi, la seconda gara a Valencia, grazie alla 7a posizione diventa campione del mondo di MotoGP.

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