Valentino Rossi risponde a chi lo vuole in pensione

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Valentino Rossi correrà con Petronas nel Mondiale di MotoGP 2021, e si appresterà a cominciare la sua 26sima stagione nel Motomondiale, questa è una delle poche certezze che abbiamo per il nuovo anno e quando accadrà avrà già compiuto (a febbraio) 42 anni e si scontrerà contro ben 8 piloti che non erano ancora nati quando lui esordiva nel Motomondiale, era la gara della 125cc del GP della Malesia del 1996.

Il Dottore in quest’ultimo periodo, si è trovato a rispondere alle critiche e a chi lo definisce troppo vecchio per correre contro i giovani, consigliandogli il ritiro spiegando.

Per la prima volta il “Dottore” non gareggerà nella classe regina con un team ufficiale dato che dalla prossima stagione farà parte della Petronas, squadra satellite della Yamaha e in molti, da ultimo Flavio Briatore, gli hanno consigliato il ritiro.

Valentino Rossi però non sembra essere assolutamente d’accordo con chi gli suggerisce di appendere il casco al chiodo e mettere fine alla sua longeva e vincente carriera prima dell’inizio del prossimo campionato. E il campione che sta trascorrendo le festività natalizie allenandosi insieme a tanti ragazzi della VR46 Academy al MotorRanch di Tavullia ha anche spiegato il perché di questa sua scelta rispondendo indirettamente ai suoi detrattori, parlando della sua nuova avventura con il team Petronas, dove avrà come compagno di squadra l’allievo Franco Morbidelli:

“Sono più vecchio di Dovizioso, Pedrosa e Jorge che rappresentavano la generazione di piloti più giovane dopo di me. Ma ognuno ha la propria storia, la propria motivazione e la propria passione. L’età è solo un fattore, solo una delle tante cose che influenzano la carriera di un pilota. Sono felice di poter correre il prossimo anno e spero di essere competitivo. È sempre difficile perché i giovani piloti stanno diventando sempre più forti. È una grande sfida, ma ci proverò”

Sulle difficoltà della Yamaha a tenere il passo con le altre scuderie risponde così:

“Le aspettative per la M1 2020 erano molto alte, ma in realtà non abbiamo fatto molti progressi”.

L’addio di Cal Crutchlow, che nel 2021 sarà collaudatore proprio in Yamaha è stato commentato dal campione con queste parole:

“Ho molti ricordi con lui. Abbiamo duellato in molte gare. Ricordo la sua prima vittoria a Brno nel 2016 quando vinse la gara sul bagnato e io arrivai secondo”.

Nel frattempo, il numero uno della Yamaha Lin Jarvis analizza alcuni punti in vista della prossima stagione quando il nove volte campione del mondo correrà in sella alla Petronas:

“Valentino Rossi manterrà il supporto da pilota ufficiale con una sua moto e le stesse specifiche dei titolari. Non è spostandosi nel box a fianco che le cose cambieranno. […] Lui è stato per 15 anni nella squadra ufficiale, il che è straordinario in termini di carriera” le parole di Jarvis riprese da Motorsport.com. “Lo ha fatto in due parti, prima dal 2004 al 2010, poi dal 2013 dopo l’avventura in Ducati. Ora cambierà aria, ma non è che spostandosi nei box a fianco le cose saranno troppo diverse. Chiaramente gli sviluppi primari li condurranno loro, ma anche Rossi sarà molto importante nella raccolta dati”.

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