Quando si potrà tornare a viaggiare in Italia

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Chi mi conosce sa che sono da tanto una sostenitrice della fruizione del territorio italiano e di tutti i tesori che ha da offrire. Sarà per il mio percorso di studi, sarà perché ci basta fare una breve gita fuori porta per scoprire qualche piccolo tesoro di cui non avevamo la minima idea, sarà perché scrivendo dall’Italia mi viene più facile. Insomma, di motivi ne ho a mio favore.

Fermo restando che anche io appena posso e lo si nota dalle nostre Guide viaggio, amo calpestare un suolo straniere, immergermi in profumi, suoni e stili totalmente diversi dai nostri. Solo che questa Pandemia, ha reso questa esperienza una vera e propria roulette russa. Vuoi andare in un’altra Nazione? A tuo rischio e pericolo!

Lo sa bene chi ci ha provato nell’ultimo anno, c’è chi gli è filato tutto liscio come l’olio e c’è chi ha avuto problemi che li hanno costretti a rientrare prima o a rimanere più del dovuto lontano da casa, con tutto quello che ne comporta.

Quindi i cittadini italiani, ammenoché non sia per lavoro, per le vacanze 2021, potrebbero essere costrette a rimanere sul territorio italiano. Soprattutto visto come è andata lo scorso anno.

L’Italia dal conto suo è pronta a provarci.

Abbiamo vissuto (e purtroppo non è ancora finito) un momento di crisi senza precedenti e il settore turistico ne ha subito le pesanti conseguenze. I milioni di turisti stranieri che si riversavano nelle nostre città d’arte e sulle nostre costiere, nell’ultimo anno sono a loro volta, stati costretti a rimanere nei paraggi della propria Nazione.

Ma adesso è tempo di ricominciare lentamente a viaggiare, pur tenendo ben chiari alcuni principi basilari, la ripartenza dovrà infatti essere all’insegna della flessibilità, della sicurezza e della sostenibilità.

Il 2020 è stato l’anno peggiore per il turismo, da decenni a questa parte. Oltre alle vacanze di piacere, hanno subito un brusco calo anche i viaggi di lavoro, sono tantissime le aziende che si sono confrontate con il problema causato da una ridotta mobilità, apprestando diverse strategie quali lo smart working e le riunioni in video call, per collegarsi con ogni angolo del globo comodamente da casa propria. Da non dimenticare poi, le gite scolastiche, la prima goccia nel vaso del turismo a generare i primi grandi danni.

Sebbene vi sia stata una lieve ripresa durante i mesi estivi, il settore turistico ha vissuto un nuovo tracollo con l’arrivo dell’autunno e con le nuove misure di sicurezza volte a ridurre i contagi, che nel frattempo erano aumentati, scatenando una seconda ondata.

Sono già molti i Paesi che, pian piano, hanno riaperto le frontiere per accogliere i turisti internazionali, e una massiccia campagna vaccinale permetterà di tornare alla normalità più rapidamente. Si è parlato a lungo anche dell’adozione di un passaporto sanitario che diverse compagnie aeree stanno già testando.

Gli ostacoli sono molti, ma l’intero settore sta ricorrendo a strategie volte a rendere più agevole e sicuro, il momento di tornare a viaggiare. Senza alcun dubbio, avrà grande importanza il mondo digitale: non solo prenotazioni, ma anche check-in, pagamenti e assistenza online saranno il cavallo di battaglia di compagnie aeree e strutture ricettive, per ridurre il contatto interpersonale e gli assembramenti.

Ma quali sono gli altri requisiti che i “nuovi turisti” ora cercheranno? Secondo la Ricerca degli Osservatori Innovazione Digitale nel Turismo e Business Travel, stilata dal Politecnico di Milano, sarà importante poter accedere a prenotazioni flessibili, assicurazioni di viaggio a prezzi competitivi e assistenza puntuale in caso di ogni problema.

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