Valentino Rossi fra critiche e realtà

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Era preventivato, Valentino Rossi resta al centro dell’attenzione mediatica, nel bene e nel male.

Soprattutto dopo il suo 16° posto nella seconda gara di questo MotoGP 2021, con partenza dall’ultima fila, ha ridato fiato alle trombe dei critici.

Colpa dell’età o dei problemi tecnici della sua Yamaha M1? Perché Vinales e Quartararo hanno trionfato con la stessa moto? Forse ormai è segnato dal precedente anno nefasto?

Domande che almeno al momento non potranno avere una risposta. Di certo correre sulla stessa pista a distanza di una settimana gioca a sfavore del veterano. La gomma soft “obbligatoria” è un altro fattore che gioca a sfavore del campione di Tavullia, lui che ha sempre prediletto una composizione più dura.

Portimao sarà già una gara decisiva ma non solo per Valentino Rossi, in quanto anche Franco Morbidelli non riesce a ripetere il ritmo della passata stagione MotoGP. Il problema ai motori e al posteriore ancora non hanno una spiegazione ben definita, ma solo ipotesi. Wilco Zeelenberg parla di una fase negativa transitoria, con l’approdo in Europa si volta pagina e i tecnici Petronas-Yamaha avranno il tempo per apportare le necessarie modifiche.

Per il 42enne pesarese inizia un tour primaverile sul filo del rasoio.

18 aprile Portimao;

2 maggio Jerez;

16 e 30 maggio Le Mans e Mugello;

6 giugno Catalunya.

Lui stesso afferma:

“In Europa ci sono molti buoni circuiti per me. Quindi speriamo che quando torneremo potremo essere più forti – e specifica che a Doha troppi dettagli non hanno funzionato, dietro la mancanza di grip al posteriore si nascondono aree su cui non è facile agire. A cominciare dall’elettronica, un’area infinita che richiede lavoro e tempo – In gara abbiamo trovato diversi settaggi per provare a tenere il passo più costantemente. Purtroppo l’abbiamo trovato solo al mattino e la mia posizione di partenza era pessima – Sicuramente poi la concorrenza recita la sua parte – Adesso è difficile perché tutti i piloti e tutte le moto sono forti e a 10 secondi dalla vittoria sei 15°“.

Quanto basta insomma per aizzare le critiche nei confronti di Valentino Rossi. Dal paddock MotoGP si ergono però a difesa del centauro veterano.

Prima Carmelo Ezpeleta, poi Pecco Bagnaia, adesso a dire la sua è il campione in carica Joan Mir:

“Non bisogna massacrare Valentino. Un sabato le stelle si allineano e sei in prima fila. Se è riuscito a partire davanti nel GP precedente vuol dire che non è vecchio ed è chiaro chi sia. È vero che gli costa, ma se guardi i tempi in un secondo non sai dove ti trovi. Chiaramente aveva un problema, non credo che il 21° sia la sua posizione, lo sappiamo tutti. Non bisogna criticarlo, lasciamo che faccia la sua carriera“.

Anche Alessio “Uccio” Salucci, braccio destro di Valentino Rossi, ha spiegato in un’intervista a Gpone.com che il piano del Dottore non è cambiato nonostante l’avvio difficile di campionato:

“Il Mondiale è appena iniziato e vedremo come si comporterà nei GP futuri. Se nelle prossime 4-5 gare sarà forte e competitivo andrà sicuramente avanti in MotoGP, in caso contrario vedremo come comportarci. La questione è molto semplice”.

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