Viaggiare sicuri, parte il primo esperimento

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Il desiderio di viaggiare era già innato in molti di voi, altrimenti in questo momento non sareste qui a leggere questo articolo. Nell’ultimo anno si è sviluppato con maggior interesse anche nella testa e nel cuore di chi viaggiava poco, per motivi economici o per disponibilità di tempo. Questo perché la Pandemia da Covid-19 ci ha portato a desiderare tutto quello che c’è fuori dalle mura domestiche, come la stessa libertà.

Per cui si fa sempre più intenso in lavoro di enti, politici e addetti ai lavori che stanno facendo di tutto per cercare di salvare la stagione turistica.

Come vi abbiamo già anticipato la settimana scorsa, sentirete sempre più parlare del passaporto sanitario o Digital Green Certificate, ora al via la prima “bolla di viaggio” tra due grandi Paesi a cui è dedicata questa Guida viaggio.

Un esperimento che, se funziona, potrebbe essere copiato anche in Italia e in Europa per far ripartire il turismo e i viaggi.

Prime prove di viaggi in libertà tra Australia e Nuova Zelanda. I due Paesi hanno infatti stipulato un accordo per dare il via a un piccolo esperimento che consentirà ai viaggiatori provenienti dall’Australia di visitare la Nuova Zelanda senza poi doversi sottoporre a un periodo di quarantena al loro arrivo.

Dopo oltre un anno di Coronavirurs, con le rispettive limitazioni agli spostamenti per la sicurezza sanitaria qualcosa, ora deve obbligatoriamente muoversi. Se questo esperimento, se dovesse funzionare, potrebbe essere ripreso da altri Stati, ci auguriamo infatti che ciò accada anche in Italia.

Bisogna però essere chiari, la partenza di tale progetto è circoscritta ai numeri bassi di contagi emersi in entrambi gli Stati. Proprio per questo, i rispettivi governi hanno deciso di tentare una ripresa economica e turistica partendo proprio da questo esperimento che ha preso il via da ieri 19 aprile.

Il tutto fermo restando che, nel caso vengano riscontrati nuovi focolai in questo periodo di prova, verranno prese precauzioni d’urgenza per la sicurezza pubblica.

In realtà, già dallo scorso ottobre i turisti provenienti dalla Nuova Zelanda potevano entrare nella maggior parte degli stati australiani senza il bisogno di sottoporsi ad una quarantena. Non vale però il contrario, ovvero ancora oggi, chi parte dall’Australia verso la Nuova Zelanda non può rinunciarvi.

Da lunedì 19 aprile compreso, quindi, cambierà tutto, si creerà una sorta di “bolla di viaggio” tra i viaggiatori dell’uno e dell’altro Paese che permetterà loro di spostarsi liberamente solo aver eseguito preventivamente un test al Coronavirus che ovviamente deve essere negativo e deve essere effettuato nei 14 giorni che precedono il viaggio.

Ma attenzione perché chi parte dall’Australia, bisogna dimostrare di aver soggiornato qui almeno 14 giorni e sul volo dovrà indossare la mascherina. Il governo neozelandese, durante l’annuncio di questo accordo, ha ricordato che non mancheranno controlli a campione e ha raccomandato l’uso dell’applicazione “NZ Covid Tracer” per tracciare eventuali contagi.

Questa sarà una grande prova per tutto il mondo del turismo e per capire come si sta evolvendo la pandemia e comprendere se è possibile riaprire i confini in sicurezza, complice un rischio di trasmissione molto basso tra i Paesi coinvolti.

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