F1 2021 Portogallo – Conferenza stampa

Condividi

Arriva il weekend sportivo, aperto come di consueto dalle conferenze stampa, per la conferenza della F1 2021 Portogallo la FIA ha confermato la ‘struttura’ di interviste già vista ad Imola.

I piloti, dunque, hanno parlato in sala stampa divisi a coppie, ma senza necessariamente essere ‘affiancati’ al proprio compagno di squadra. Nonostante alcuni episodi in pista che hanno generato parecchie discussioni, tuttavia la Federazione è sembrata voler evitare abbinamenti ‘scomodi’. In particolare, George Russell e Valtteri Bottas, che invece sarebbe stato interessante ascoltare insieme a proposito dell’incidente occorso al Tamburello.

Con la consapevolezza di dover imparare da quanto successo nelle prime gare della stagione. Yuki Tsunoda, pilota dell’AlphaTauri, ha parlato nella conferenza stampa del GP del Portogallo:

“Non devo ripetere gli errori di Imola, penso soprattutto a quello che mi è costato la qualifica. Il sabato serve più tranquillità e non devo forzare. Questo è l’obiettivo”.

“…è arrivata sul piano mentale perché ho messo tanta pressione su me stesso a Imola per ottenere punti buoni. Per questo ho cercato il limite e poi ho sbagliato. Mi dispiace per la squadra e per me. Da Imola e dal Bahrain ho imparato tanto, ora spero di avere un weekend ‘pulito’ a Portimao”.

Ovviamente si è parlato del cambiamento che ora affronterà la Formula 1.

Alla vigilia del Gran Premio del Portogallo, in una Portimão chiusa in un severissimo lockdown, i piloti aprono al futuro e lo abbracciano, diciamo quasi senza remore. Il tema principale che occupa la conferenza stampa della vigilia è la qualifica sprint votata nei giorni scorsi e che verrà introdotta in 3 occasioni durante il Mondiale 2021, molto probabilmente a Silverstone, Monza e in Brasile.

L’innovazione, di portata rivoluzionaria, è per ora soltanto un esperimento e consiste in una mini-gara di 100 km che si terrà al sabato, frutto a sua volta di una qualifica al venerdì, che determina la griglia di partenza del Gp vero e proprio della domenica.

La “Sprint Qualifying” questo il suo nome, assegnerà anche dei punti, nello specifico: 3 al 1°, 2 al 2° e 1 al 3°. Questi punti potrebbero rivelarsi decisivi nel caso di titoli combattuti come sembra configurarsi questo campionato vista la lotta fianco a fianco tra la Red Bull di Max Verstappen e la Mercedes di Lewis Hamilton.

Dopo due gare, i due contendenti ne hanno vinte una a testa e sono separati da una sola lunghezza in classifica, con il britannico 7 volte campione del mondo attualmente al comando grazie al punto extra guadagnato a Imola per il giro veloce.

Hamilton in Portogallo potrebbe aggiudicarsi la pole numero 100 in carriera, ha rinnovato con la Mercedes per un solo anno addebitando la durata breve al ritardo col quale è stato discusso nella passata stagione il contratto e ovviamente, anche per tenersi aperta la porta nel caso il futuro al volante non lo sorprendesse più.

Ma questo Mondiale sembra di settimana in settimana spazzare via tutti i dubbi che possa annoiarsi senza un vero avversario. Lo ha detto di recente quanto sia importante la lotta e durante la conferenza lo ha ripetuto fino a spostare il proprio orizzonte molto avanti.

Rimasto a Imola dopo la gara per provare le gomme 18 pollici della Pirelli che esordiranno l’anno prossimo, Hamilton ha ammesso che:

“in genere non mi offro mai come volontario per fare i test, ma l’ho fatto adesso, eravamo su un grande circuito, con un bel tempo. Ho intenzione di correre qui anche l’anno prossimo, quindi vorrei aiutare Pirelli a fare un prodotto migliore. Ho appena detto di restare in F1 nel prossimo anno? Sono abbastanza spontaneo, tutto può sempre cambiare di nuovo. Mi sto godendo questa battaglia, sta diventando sempre più eccitante e stimolante. Mi piace ancora molto lavorare con la squadra e apprezzo i passi che la Mercedes sta facendo anche con nuove iniziative per promuovere la diversità e la lotta al razzismo. Come sport abbiamo molto lavoro da fare”.

Condividi