MotoGP Catalunya – la gara

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Parte la gara di MotoGP Catalunya, qui sugli spalti tornano gli spettatori ed è subito una parvenza di normalità.

Siamo su una pista cambiata negli ultimi anni, dove a seguito dell’incidente mortale occorso a Luis Salom durante le prove libere, per qualifiche e gara dell’edizione 2016 e per l’edizione 2017 del Gran Premio di Catalogna del Motomondiale, si è deciso di utilizzare la versione del circuito usata attualmente in Formula 1.

Dal 2018 al 2020, si è utilizzata la configurazione impiegata dalla Formula 1 fino al 2006. A partire da quest’anno, la decima curva del tracciato, nota come La Caixa, viene ampliata in uscita. La nuova conformazione della curva richiama già quella precedentemente usata tra le stagioni 1991 e 2003.

La modifica al layout della pista è stata realizzata per migliorare le condizioni di sicurezza sia nelle gare automobilistiche che in quelle motociclistiche. Il record assoluto del circuito è di 1’16″741 stabilito da Lewis Hamilton su Mercedes nelle qualifiche del Gran Premio di Spagna 2021.

Date le caratteristiche del tracciato e la mitezza del clima è uno dei circuiti più utilizzati per le prove delle scuderie in inverno e durante l’anno e oltre che per le gare automobilistiche questo circuito è noto anche per la prova del motomondiale che vi si disputa annualmente dal 1992, il Gran Premio di Catalogna.

Brutta caduta a 20 giri dalla fine per Pol Espargarò ma per fortuna senza conseguenza gravi, sulla ghiaia.

A 17 giri dalla fine cade anche Marc Marquez, finisce nel ghiaione e libera la settima posizione.

A 14 giri dalla fine, cade anche Alex Espargarò, anche questa volta si tratta di scivolata, la gara per lui si ferma ma senza pericolo.

Al decimo giro dalla fine cade anche Antonio Petrucci.

Grande sorpasso per Zarco che riesce a prendere il gradino più basso del podio su Mir, sorpassato subito dopo anche da Miller.

A 8 giri dalla fine cade anche Valentino Rossi che scivola via.

Ad appena 3 giri dalla fine Zarco ruba anche la seconda posizione a Quartararo che nel frattempo perde un pezzo della tuta che lo costringe a correre con una sorta di effetto deltaplano a petto al vento. Non deve essere piacere andare a 350 Km orari a tuta aperta e petto nudo.

Miller senza saperlo forse, gli sta sul collo.

La menta in curva 13 torna indietro quando Rossi sorpassò Lorenzo, in una situazione unica nella storia.

Salgono sul gradino più alto del podio Oliveira, Zarco al secondo posto e Miller sale al terzo posto, considerando che Quartararo avanti a lui viene penalizzato con 3 secondi a causa un’uscita sulla pista di long penality che viene considerato come fosse uscito sull’erba.

Terza vittoria in top class per Oliveira:

“…è difficile da esprimere a parole, la gara è stata perfetta e devo ringraziare i ragazzi dell’KTM che mi hanno dato una moto potente. È bello rivedere anche il pubblico sugli spalti”

Zarco:

“Io sono contento è stata una bella gara, ho perso un po’ di tempo per superare Jack ma è stato bello riuscire a controllare tutto. Sono stato anche fortunato forse, per il problema di Fabio…”

Miller:

“Non è stata semplice, questo sicuramente, quando sono andati avanti ho sbagliato marcia e ho perso la posizione. Andavo molto veloce all’inizio ma poi non sono riuscito a controllare bene l’anteriore. Ma a 10 giri dalla fine mi sono detto che sarei stato comunque contento perché ci stavo provando…”

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