Anna Mouglalis racconta la sua visione del Cinema oggi

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Anna Mouglalis attrice e modella francese, ha tutte le intenzioni di dare il proprio contributo, anche in Italia, per girare un documentario sulla storia di una siciliana coraggiosa.

Recentemente ha raccontato il Cinema per lei a “Io donna”, dopo la sessione di fotografie per Chanel. L’attrice icona del cinema francese, di “Romanzo criminale” in Italia e di tanti altri film e documentari parla di cultura, femminismo e della corsa all’Eliseo.

Alla domanda su come ha vissuto quest’ultimo anno di Pandemia ha risposto:

“Molto male, ho trovato incomprensibile la chiusura di cinema e teatri e sono andata di persona al Consiglio di Stato a chiederne la riapertura. Persino durante la Seconda Guerra Mondiale non si erano fermati, ma stavolta le sale da spettacolo sono state associate ad “attività non essenziali”. Eppure, si sarebbe potuto benissimo far rispettare le distanze e prendere precauzioni. Le ragioni sanitarie evocate dalle autorità non mi hanno convinto.”

L’attrice prende poi le distanze dai ‘negazionisti’ del Covid-19, specificando:

“Non ho mai minimizzato i rischi, ho sempre rispettato le consegne, mi sono vaccinata appena ho potuto e il mio compagno è un medico che lavora al Pronto Soccorso. Ma non mi è piaciuta questa rapidità nel passare alla digitalizzazione della cultura. Stiamo vivendo una fase di transizione pericolosa. – e specifica – Non vorrei che queste fossero le prove generali per un nuovo mondo in cui le persone tendenzialmente stanno chiuse in casa per lavorare e anche per divertirsi. Ti guardi il film a casa, lo spettacolo teatrale registrato una volta per tutte e poi sempre disponibile sugli schermi… Dobbiamo essere vigili, niente sostituisce l’incontro e la condivisione. Le sale cinematografiche e teatrali sono luoghi di trasgressione, di pensiero, e talvolta di risveglio civile. Dobbiamo difenderle e per questo sono davvero felice che riaprano, finalmente.”

La Mouglalis è la prima presidente della Repubblica francese donna nella serie Baron Noir, di grande successo in Francia. Sul fatto che ciò non sia ancora accaduto nella realtà afferma:

“La Francia è un Paese profondamente maschilista e sessista. Non lo penso, lo vivo ogni giorno. Nei miei sogni, a sconfiggere Marine Le Pen al ballottaggio delle prossime presidenziali ci sarebbe un’altra donna, Christiane Taubira, che è stata una grande ministra della Giustizia, è una donna di cultura e rappresenterebbe un passo in avanti enorme per la società francese. Che però è sempre più a destra, quindi sarà difficile.”

Prima della pandemia ha interpretato a teatro “La signorina Julie” di August Strindberg, presto la vedremo al cinema nel film tratto dal romanzo di Annie Ernaux “L’evento”. Ruoli di donne disobbedienti e ribelli rispetto alle convenzioni sociali che commenta con queste parole:

“Non mi chiamano più solo per l’aspetto da donna misteriosa, e non si spaventano più per la mia voce un’ottava sotto al normale.”

Parlando della sua voce racconta:

“Mi fa sorridere quando penso che a vent’anni, allieva al Conservatorio, mi proposero di fare una piccola operazione alle corde vocali e “normalizzare” il mio timbro. Ho rifiutato, e ho fatto bene. Anche se le amichette di mia figlia si spaventavano, e ancora oggi al telefono c’è chi mi scambia per un uomo e mi chiama monsieur. Mi piace molto usare la mia voce per leggere poesie e romanzi, l’ho fatto di recente anche per il festival Italissimo, quando alla Maison de la poésie ho letto pagine dell’ Arte della gioia di Goliarda Sapienza, un capolavoro assoluto.”

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