Col cavolo

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Ho letto Col cavolo per pura curiosità, dopo averlo trovato per caso, su una bancarella di libri usati ma lo trovate ancora in vendita su Amazon, dove sia in formato Kindle sia in formato cartaceo, a scelta fra una copertina flessibile o rigida ma addirittura anche in formato audio.

È il quinto romanzo di Luciana Littizzetto, pubblicato originariamente nel 2004.

Il libro chiude la cosiddetta “Trilogia della verdura“, dopo “Sola come un gambo di sedano” (2001) e “La principessa sul pisello” (2002).

Devo ammettere che le prime pagine non mi hanno preso subito, questo perché Luciana Littizzetto nel suo testo parte subito in quarta, quindi tocca salire su di un treno in corsa. Insomma, scrive come parla, buttando fuori a crudo quello che pensa. Il risultato che se ne trae è una comica e in alcuni casi esilarante descrizione di situazioni in cui tutti nella vita ci siamo trovati prima o poi. Descrive le situazioni e le persone, con una comicità spontanea e semplice, se poi la si segue anche televisivamente non sarà difficile immaginarsi la sua voce durante la lettura, il che rende ancora più divertente il tutto.

Lo consiglio in particolare a chi vuol prendersi una pausa, a chi vuole leggere un libro senza troppe pretese a chi non vuol seguire trame complesse, considerando che è strutturato con tanti paragrafi non propriamente collegati fra di loro, se non per i nomi dei soggetti da cui ha preso ispirazione.

D’altronde Luciana è sempre un portento. Nulla di nuovo in questo libro, ma è sempre una buona lettura sotto l’ombrellone, visto che ormai ci siamo quasi. Insomma, un momento di relax per risate assicurate.

Questo, come gli altri secondo me è da tenere sul comodino quando si ha bisogno di una sana risata. Io ho scelto di leggerlo dopo un libro che definirei più impegnativo “La Bibbia non parla di Dio” e prima di un’autobiografia “Io sono MALALA”, così ho trovato un buon compromesso.

É diviso in piccoli temi che si leggono davvero in non più di due minuti.

Io ho riso molto in diversi capitoli, perché capita spesso di leggere di situazioni che potrebbero sembrare complesse nel momento in cui si vivono ma che poi lei riesce a rendere esilaranti.

Ne suggerisco l’acquisto anche perché è carino, economico e se vi piace il genere sicuramente non ne resterete delusi. È uno di quei lavori in cui il nome di chi scrive fa anche un po’ da garante. Quindi se vi piace il personaggio difficilmente potrebbe non piacervi il libro, soprattutto se vi piace leggere.

“Care elise di rivombrose, aprite quelle orecchie da cavolfiore: bisogna farsene una ragione, la crisi della coppia segue curve inesorabili. I primi mesi si alza il desiderio e calano le mutande. Poi, col tempo, i movimenti si invertono: il desiderio cala e le mutande risalgono fin quasi alle ascelle. Mentre le dichiarazioni d’amore cedono il passo alle dichiarazioni dei redditi. Finisce che a letto lei grida “Basta! Basta!” solo quando lui le schiaccia il nervo sciatico…”

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