Obbligo al vaccino

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A marzo, quando i vaccini contro il Covid-19 in Italia, erano appena entrati in circolazione, decidemmo di affrontare l’argomento di un eventuale obbligo nella somministrazione. Se vi siete persi il nostro articolo, lo trovate QUI.

Se invece vi siete già aggiornati, saprete che il fatto che allo stato attuale non vi sia l’obbligo, non vuol dire che non potrà mai esserci. Non è un caso infatti se alcuni settori, iniziano a creare l’ambiente di lavoro ostico per ha preferito non fare il vaccino. Lo avevamo messo in conto già qualche mese fa, preannunciando ciò che in alcuni ambienti, qua e là nel mondo sta accadendo.

Persino Google e Facebook hanno annunciato che i loro dipendenti che torneranno a lavorare in presenza, negli uffici, dovranno essere vaccinati contro il Covid-19. I picchi di infezioni dovuti alla variante Delta del virus hanno aumentato le preoccupazioni negli Stati Uniti, dove 611.000 persone sono morte a causa della pandemia.

Google con questa decisione, ha l’intenzione di rendere i suoi campus vietati ai dipendenti non vaccinati ed estenderà lo smartworking da casa fino al 18 ottobre, stando a quanto riferito dall’amministratore delegato Sundar Pichai.

“Chiunque venga a lavorare nei nostri campus dovrà essere vaccinato – ha spiegato Pichai in un post sul blog – Stiamo implementando questa politica negli Stati Uniti nelle prossime settimane e la estenderemo ad altre regioni nei prossimi mesi. Spero che questi passaggi diano a tutti una maggiore tranquillità quando gli uffici riaprono – ha aggiunto Pichai – Vedere i ‘googler’ insieme negli uffici nelle ultime settimane mi ha riempito di ottimismo e non vedo l’ora che arrivino giorni migliori. Anche se il virus continua ad emergere in molte parti del mondo, è incoraggiante vedere tassi di vaccinazione molto elevati per la nostra comunità di Google in aree in cui i vaccini sono ampiamente disponibili – ha affermato Pichai – Questo è un grande motivo per cui ci siamo sentiti a nostro agio nell’aprire alcuni dei nostri uffici ai dipendenti che volevano tornare presto”.

Facebook ha diffuso un annuncio del tutto simile, precisando che quando gli uffici riapriranno, saranno accolti solo i lavoratori vaccinati:

“Chiederemo a chiunque venga a lavorare in uno dei nostri campus statunitensi di essere vaccinato – ha affermato Lori Goler – Avremo un procedura per coloro che non possono essere vaccinati per motivi medici o di altro tipo e valuteremo il nostro approccio in altre regioni man mano che la situazione si evolve”.

Negli stessi giorni, in Italia Draghi in conferenza stampa puntava all’obbligo per professori e anche studenti universitari. Particolarmente duro con i primi. I docenti che non avranno il certificato saranno sospesi e non riceveranno lo stipendio dopo 5 giorni di assenza. Nello specifico:

“Il mancato rispetto delle disposizioni è considerata assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato”.

L’obbligo non è previsto per gli studenti minorenni.

Per quanto riguarda i trasporti, dal primo settembre sarà obbligatorio sui mezzi a lunga percorrenza quindi navi, treni e aerei.

Insomma, si sta lentamente realizzando ciò che vi avevamo preannunciato a marzo. L’obbligo sì no, si potrebbe scegliere di non imporlo ma le condizioni perché diventi obbligatorio sì.

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