Golden Globe 2022 da dimenticare

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Il mondo del Cinema subisce un nuovo arresto.

La sontuosa cerimonia di consegna dei Golden Globe, il premio statunitense assegnato annualmente ai migliori film e ai programmi televisivi della stagione, quest’anno sarà marchiato dalla Pandemia, niente pubblico, ma anche niente presentatori e niente trasmissione in tv, dopo che l’emittente Nbc ha scelto di non mandarla in onda.

Subito dopo il premio Oscar e il premio Emmy, il Golden Globe che rappresenta il maggiore riconoscimento nel settore cinematografico e televisivo e già lo scorso anno, a causa dell’emergenza sanitaria, i premi erano stati consegnati in modo virtuale, con i soli presentatori e organizzatori in presenza e una cerimonia condotta tra New York e Los Angeles.

Quest’anno, però, oggi domenica 9 gennaio non c’è stato neppure il tappeto rosso. La causa sembrerebbe legata non soltanto alla pandemia, ma anche e soprattutto alle continue polemiche che hanno coinvolto l’HFPA: l’associazione della stampa estera, giuria della premiazione.

La Hollywood Foreign Press Association è infatti accusata razzismo, a causa della assenza di almeno un giornalista di colore tra i circa novanta membri che ne fanno parte, e di corruzione, per via della mancanza di trasparenza nei criteri nell’assegnazione dei premi.

Già lo scorso anno, la giuria fu bersaglio di pesanti accuse di discriminazione, sessismo e molestie ma, nonostante questo, la HFPA va avanti con la sua cerimonia, prevista per domenica prossima al Beverly Hills Hotel, per sottolineare il “lavoro filantropico” dell’associazione.

Si legge nel comunicato ufficiale degli organizzatori:

“Negli ultimi 25 anni, la Hfpa ha donato più di 50 milioni di dollari a vari enti di beneficenza, per il restauro di film, programmi di borse di studio e iniziative umanitarie; organizzazioni di incredibile importanza, molte delle quali sono state duramente colpite negli ultimi due anni a causa della pandemia”

Helen Hoehne, la giornalista tedesco-americana da poco presidente della associazione, nell’annunciare le nomination, il 13 dicembre, aveva detto:

“Si è trattato di un anno di cambiamento e riflessione. Abbiamo lavorato per 8 mesi su un nuovo codice di condotta e nuove regole che ci dessero una prospettiva nuova e fresca grazie anche all’introduzione di 21 nuovi membri”.

Ma questo cambio di rotta da alcuni è stato visto come un tentativo di contenere i danni e la polemica prosegue, tanto che star come Scarlett Johansson e Mark Ruffalo hanno denunciato pubblicamente le riforme come insufficienti e Tom Cruise ha rimandato indietro i suoi tre Golden Globes come forma di protesta.

E anche colossi come Warner Bros, Netflix e Amazon hanno dichiarato di non voler più lavorare con la HFPA, fino a quando non saranno apportati cambiamenti significativi nella associazione.

Non è ancora chiaro come verranno comunicati i premi:

Ci sarà comunque una diretta livestream? Verranno comunicati attraverso i social media?

I film con più nomination sono “Belfast” di Kenneth Branagh e “Il potere del cane” di Jane Campion, entrambi con 7 candidature, mentre la serie tv in pole position è “Succession”, attualmente alla terza stagione.

Nella cinquina dei film stranieri c’è il film italiano è “È stata la mano di Dio”, di Paolo Sorrentino, che se conquistasse il premio (già vinto nel 2014 con “La grande bellezza” ndr) farebbe forse un passo in più verso gli Oscar.

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