MotoGP Francia – Conferenza stampa

Condividi

Dopo due settimane di pausa si è conclusa ieri sera la conferenza stampa che ha aperto la settima tappa di MotoGP Francia. Sul Circuit du Mans, detto anche Circuit de la Sarthe, situato in prossimità della città di Le Mans nel dipartimento della Sarthe in Francia, un tracciato non permanente sul quale si disputa una delle gare più importanti e famose del mondo: la 24 Ore di Le Mans.

Qui i piloti devono prestare molta attenzione anche di notte nell’oscurità o peggio in caso di pioggia (molto frequente) per i rischi di aquaplaning. Di fatto sono diverse le tragedie verificatesi sul circuito e innumerevoli quelle sfiorate.

C’è un clima caldo, dopo le accuse sulle pressioni irregolari degli pneumatici rilevate nel GP di Spagna e riportate da Motosportmagazine e da Sky sport.

Sul “banco degli imputati” è finita la Ducati e nella fattispecie Pecco Bagnaia, il vincitore della gara di Jerez. Interpellato in conferenza stampa a Le Mans, prima del GP di Francia, il torinese ha chiarito il suo punto di vista, poi condiviso dagli altri piloti presenti:

“Se parti davanti sai che la pressione della tua gomma anteriore non si alzerà, diversamente da chi deve inseguire. A Jerez sono passato da una pressione di 1,85 a 1,9, poca cosa, nonostante l’alta temperatura dell’asfalto. Ho letto che la cosa è stata considerata illegale e trovo brutto che non si sappia chi ha divulgato un documento confidenziale, spero che si trovi il colpevole perché è un fatto grave. Ad ogni modo, se così fosse, 18 piloti sarebbero stati fuori norma da inizio stagione”.

Un falso problema quindi, secondo il pilota Ducati, dovuto a condizioni oggettive e alle caratteristiche di moto e gomme.

“Parliamo del nulla e credo che gli altri piloti qui presenti siano d’accordo con me. Michelin suggerisce una pressione, ma non è un obbligo”.

Gli avversari in effetti concordano, a cominciare dal leader del Mondiale, Fabio Quartararo, padrone di casa a Le Mans:

“Sono d’accordo, se parti davanti puoi prepararti, ma stando dietro sai che la pressione può alzarsi, e in gara non puoi essere sicuro di dove ti troverai. A Jerez, stando dietro a Miller avevo dei problemi, ma una volta trovata pista libera andavo mezzo secondo più veloce”.

Dello stesso avviso è anche Marc Marquez:

“Concordo con Pecco, con l’aerodinamica nuova e la filosofia attuale delle MotoGP, è più difficile superare e stare dietro. Quando sei da solo non forzi tanto, ma quando sei dietro non hai lo stesso carico aerodinamico, spingi di più sullo sterzo e scaldi di più la gomma – con l’inevitabile innalzamento della pressione dello pneumatico anteriore. Soluzioni in vista? – Penso sia difficile trovare una soluzione che permetta di correre alla pari in tutte le condizioni – aggiunge Quartararo -. Ma è necessario trovare qualcosa insieme alla Michelin che non dia problemi quando ti trovi a correre dietro qualcuno”.

Infine, Zarco:

“Bisogna ampliare il range delle pressioni consentite, perché non credo che sul piano della sicurezza una pressione un po’ più bassa sia così pericolosa. E abbiamo già parecchie indicazioni da seguire per la sicurezza in pista”.

Condividi