Silverstone 2022 GP F1 – Conferenza stampa

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Si è conclusa ieri la conferenza stampa che apre la tappa di Silverstone 2022 GP F1 e l’aria che si è respirata è stata abbastanza pesante. Questo perché nel Day-1 del GP della Gran Bretagna, sono stati ben altri i temi affrontati dai protagonisti del Mondiale, a partire da quello del razzismo dopo un termine utilizzato addirittura da Nelson Piquet parlando in un’intervista di Lewis Hamilton. Parole forti, usate troppo alla leggera che non ci siamo sentiti di riportare sulla nostra piattaforma, in quanto ci distanziamo fortemente da questo atteggiamento che nulla ha, di sportivo e di umano.

Nella prima parte della conferenza c’è stata la netta e chiara presa di posizione da parte di Norris e Vettel, nella seconda a parlare è stato lo stesso Hamilton:

“Ho spesso subito manifestazioni di razzismo, critiche o negatività. E anche discriminazioni subdole. Ma guardo al quadro complessivo e non capisco perché si continui a dare spazio a chi la F1 non la rappresenta più. Una F1 che guarda al Sud Africa, ad esempio. E dobbiamo dare ai giovani una piattaforma diversa”.

Frasi che arrivano comunque, dopo il comunicato della F1:

“Il linguaggio discriminatorio o razzista è inaccettabile in qualsiasi forma e non ha posto nella società. Lewis è un incredibile ambasciatore del nostro sport e merita rispetto. Gli sforzi incessanti aumentare la diversità e l’inclusione è una lezione per tutti e qualcosa in cui ci impegniamo in F1”

Ovviamente anche la Mercedes ha detto la sua:

“Condanniamo fermamente qualsiasi uso di linguaggio razzista o discriminatorio. Lewis ha guidato gli sforzi del nostro sport per combattere il razzismo ed è un vero campione della diversità dentro e fuori pista. Insieme condividiamo una visione del diverso e gare inclusive e questo incidente sottolinea l’importanza fondamentale di continuare a lottare per un futuro luminoso”.

Anche la Federazione ha fatto sentire la sua voce:

“La FIA condanna fermamente qualsiasi comportamento o linguaggio razzista o discriminatorio, che non ha posto nello sport o nella società – afferma l’ente, che ribadisce esplicitamente il proprio sostegno al sette volte campione – Esprimiamo la nostra solidarietà a Lewis Hamilton e sostenere pienamente il suo impegno per l’uguaglianza, la diversità e l’inclusione negli sport motoristici”

Durante la conferenza nel prima gruppo c’era anche Vettel che ha dichiarato:

“Le parole di Piquet su Hamilton? Non riguarda solo gli ultimi giorni. Vedere una reazione così forte della F1 contro il razzismo è però importante. Non credo ci possa essere spazio per parole come quelle. C’è tanto da fare anche se della strada è stata fatta. Bisogna continuare a parlarne, perché questo problema non passerà da un giorno all’altro”

Seguito da Norris che ha dichiarato:

“Vettel ha dato una spiegazione perfetta. Non credo che Lewis abbia vissuto una cosa del genere solo ora, credo l’abbia affrontata per tutta la carriera. Però sappiamo che lui è forte, ma come ha detto anche Vettel non c’è spazio per chi dice certe cose. Non è bello, siamo in F1 e vogliamo essere in grado di creare dei cambiamenti positivi. Vogliamo migliorare il mondo e dobbiamo lavorare nella direzione giusta per tanti temi. Ho manifestato il mio sostegno a Lewis, ma le parole di Seb sono state più efficaci”.

Nel secondo gruppo Lewis ha messo i puntini sulle i:

“Sono grato a tutti quelli che nella F1 mi hanno manifestato il loro. Le sfida che abbiamo davanti sono ancora tante. Ho spesso subito manifestazioni di razzismo, critiche o negatività. E anche discriminazioni subdole. Ma guardo al quadro complessivo e non capisco perché si continui a dare spazio a chi la F1 non la rappresenta più. Una F1 che guarda al Sud Africa, ad esempio. E dobbiamo dare ai giovani una piattaforma diversa. Ma non è solo questione di una sola persona. La reazione di F1 e FIA è stata istintiva, pronta, ma bisogna davvero cominciare ad agire. Media e F1 non dovrebbero concedere spazio a queste persone”.

Affermando concretamente:

“Siamo tutti uguali, dobbiamo unire le persone. Sono qui, ancora forte, concentrato sul mio lavoro. E spingo per la diversità e l’inclusione in questo sport, per firmare un documento che manifesti un impegno concreto. Spero che un primo passo sia stato compiuto. Però ho bisogno di aiuto da parte di tutti”.

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