Singapore 2022 GP F1 – la Gara

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3001mila spettatori un record di presenze per questo ritorno a Singapore 2022 GP F1, con un rigido protocollo di sicurezza. C’è da dire che dall’alto è un vero e proprio spettacolo.

Si parte con un ottimo spunto da parte di Perez che è partito a fionda e si è preso la posizione su Leclerc. Bisognerà capire cosa è successo qui.

Nei primi 3 giri sui 61 previsti, al comando c’è la Red Bull di Perez, seguita dalle frecce rosse di Leclerc e Sainz e dalla Mercedes di Hamilton.

Zhou è costretto a fermarsi in curva 5, dopo che Latifi lo mette a muro. Il secondo è costretto alla sostituzione dell’ala. Per cui all’ottavo giro è già Safety Car.

La pista si sta asciugando talmente lentamente che sarà importante far durare più a lungo possibile le gomme slick.

All’undicesimo giro si esce dal regime di Safety Car.

A 15 giri dalla partenza, le prime 4 posizioni non sono affatto cambiate, mentre inizia a salire Verstappen, prima quattordicesimo ora settimo, mentre Russell invece è piantato in sedicesimo posizione.

Intorno al diciottesimo giro, si inizia già a capire quando e se è il caso di montare la gomma Slick in Ferrari e Red Bull principalmente.

Al ventunesimo giro Alonso si ferma ed è Virtual Safety Car, ora potrebbero trarne vantaggio i piloti per il Pit Stop.

Tsunoda sembra andare in stallo.

Russell entra in pit e si opta per una gomma intermedia, per cui ora tutti gli occhi sono puntati su di lui ma sembra veramente difficile tornare in pista con stabilità. Sicuramente è molto coraggioso tornare in pista ora che le temperature sono più basse, con queste gomme che avrebbero bisogno di un 100gradi per funzionare al meglio a fronte dei 70 che invece ci sono. Al ventitreesimo giro si torna a correre.

Al ventiseiesimo giro Albon va a muro, fortunatamente non a grandi velocità ed è Virtual Safety Car.

La gara è partita un ora fa e la pista non si è ancora asciugata. Albon stesso rientra e va a montare gomma media.

Dopo un giro si dà subito bandiera gialla e i piloti tornano a correre.

Ocon finisce a muro, c’è del fumo ed è subito bandiera gialla. Siamo solo al ventottesimo giro.

Al trentatreesimo giro sei 61 previsti, Verstappen è alle spalle di Norris e prova l’attacco su ogni fronte.

Bruttissima notizia per la Mercedes con Hamilton che va a muro a causa di un bloccaggio, simile a quello di Imola, ma mette la retro, rientra e finisce in mezzo a Verstappen e Norris ma l’ala è danneggiata. Verstappen invoca la bandiera arancione per Hamilton, perché in radio dice che la sua ala è pericolosa, secondo lui questo lo impedisce di seguirlo.

Tsunoda va a muro al trentaseiesimo giro ed è di nuovo Safety car. Ne approfitta Russell per rimettere la gomma gialla nuova.

Mancano 43 minuti al termine.

A 33 minuti dalla fine (ora si passa direttamente al timer, perché non si riuscirà ad arrivare a 61 giri) Verstappen va dritto sbatte a causa di un bloccaggio ma riparte e scende all’ottavo giro. È costretto a rientrare anche per un cambio gomme, monta le rosse e scende quattordicesimo. Sembra una gara ad eliminazione.

A 10 minuti dalla fine arriva la comunicazione che Perez sarà investigato dopo la gara, per qualcosa avvenuto più di 30 minuti prima.

Finisce così questa tappa, sale Perez sul gradino più alto del podio ma è investigato. Sul podio con lui Leclerc e Sainz.

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