MotoGP 2022 Australia – Gara

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Si è appena conclusa la tappa di MotoGP 2022 Australia e tanti sono stati i festeggiamenti, soprattutto per Marc Marquez arrivato secondo, conquistando il primo podio del 2022, al termine di una stagione caratterizzata dalla quarta operazione all’omero destro. Il recupero procede bene, lo spagnolo ha lottato e guidato come un tempo:

“Ho provato a vincere, ho dato tutto, mi sono divertito tanto, passo dopo passo stiamo crescendo. Sono distrutto, nella mente più che nel fisico, perché alla viglia ero nervoso. Era una gara importante, l’ho vissuta come una finale”

Si è tuffato poi nell’abbraccio dei tifosi, rinfrancato da quel podio che certifica la sua rinascita come pilota. Marquez non è certo ancora il pilota vincente di un tempo, ma brucia le tappe di un recupero che pochi mesi fa era impensabile. A Phillip Island ha lottato come lui stesso ha ammesso e lo si è visto, e ha guidato come un tempo, questo è certo.

Gli è mancato il guizzo vincente, ma è un Marquez diverso da quello visto negli ultimi 2 anni, condizionato da 4 operazioni all’omero del braccio destro, speranze frustrate e stop ripetuti. È più motivato e convinto anche se distante, ma non troppo, da un pieno recupero.

“Mi sono sentito bene per tutta la gara, ho gestito bene nelle prime fasi, dopo ho sofferto il consumo della gomma posteriore.”

Unico al traguardo con una gomma posteriore morbida, ha spiegato così la scelta.

“È stato un rischio, ma con questa Honda dovevo provare qualcosa di diverso. Ho gestito nella prima parte e attaccato nella seconda”.

Superato Bagnaia all’ultimo giro, ha provato l’affondo su Rins, passato al comando.

“Mi sentivo forte, ma Rins ha difeso bene l’interno”.

È il primo podio della stagione, ma vale come una vittoria.

“Non potevo immaginarlo dopo tutto quello che è successo quest’anno. Era importante per me e per la Honda”.

L’emozione è pari quanto lo sforzo compiuto.

“Sono distrutto, nella mente più che nel fisico, perché alla viglia ero nervoso. Sapevo di avere un’opportunità su questa pista. Era importante, come una finale”.

Magnifica anche la rimonta di Enea Bastianini, se pur quinto al traguardo in Australia. Pochi punti persi su Bagnaia arrivato 3º, ma molti recuperati su Quartararo finito fuori gioco e su Espargaro arrivato 9º, lasciano il riminese in 4ª posizione nel mondiale a 15 lunghezze dalla top3 e matematicamente, ancora in corsa per il titolo, lontano 42 punti.

“Ho fatto una bella gara, ma c’è un po’ di rammarico – sottolinea Bestia – come previsto le due posizioni perse in prova (il riferimento è alla Q1, ndr) hanno avuto il loro peso. Al secondo giro, poi, ho preso una sbacchettata che ha attivato l’airbag e la tuta si è gonfiata per un giro e mezzo, facendomi perdere altre posizioni. Ho rimontato dal 17° e sono soddisfatto di aver fatto una gran gara qui in Australia, dove non ero mai andato forte. Ora guardiamo avanti e cerchiamo di qualificarci bene in Malesia, siamo sempre più vicini a Aleix nella classifica”.

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