Trading online, quanto incidono le commissioni

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Tante lezioni nel mondo del trading online, si imparano sulla propria pelle, ecco perché la prima cosa che vi raccontiamo è quella di appoggiarvi ad un broker che vi dia la possibilità, anche di imparare ad operare con gli strumenti appropriati.

Se da un lato a pesare è il lato operativo e quindi la necessità di avere a disposizione una piattaforma tecnologicamente avanzata e pratica da usare, dall’altro anche la questione economica ha il suo peso.

Ovviamente non fa piacere a nessuno vedere i propri profitti assottigliarsi sotto al peso delle commissioni applicate dal broker che si è scelto.

Come rivelato da recenti studi in merito, la questione delle commissioni nel trading sta diventando sempre più centrale. Questa evoluzione è fisiologica alla luce della trasformazione che il settore dei broker sta subendo. Fino a pochi anni fa era quelli che oggi sono ribattezzati come broker tradizionali ad imporre le loro regole in materia di commissioni.

Negli ultimi anni, però, sul mercato si sono affacciati i cosiddetti broker low cost che offrono piani commissionali altamente competitivi senza che il minor costo vada ad intaccare sulla qualità del servizio offerto. Si tratta di operatori che possono permettersi di applicare commissioni contenute sull’attività di trading grazie all’alto profilo di sviluppo tecnologico che le loro piattaforme hanno raggiunto.

Il dominio dei broker tradizionali è finito e con esso anche la necessità di doversi adattare e quindi accontentare di commissioni decisamente impattanti.

In questo articolo proviamo a comprendere meglio quale possa essere l‘impatto delle commissioni sui ritorni futuri della propria attività di trading online. Affrontare questo tema significa aver ben chiaro cosa sono le commissioni. Solo in questo modo sarà possibile capire come si possono evitare, in modo tale da poter comunque beneficiare su un buon ritorno dell’investimento.

Ci siamo spesso occupati della questione “importanza della piattaforma”. Giusto per avere un punto di riferimento inziale, possiamo definire “commissione” tutti quei costi che vengono addebitati dal broker al cliente per la corretta esecuzione dei trade aperti.

Le commissioni interessano qualsiasi asset class disponibile in piattaforma. Ci sono quindi commissioni sul trading sulle azioni, commissioni sul trading sulle materie prime, sulle criptovalute, sulle obbligazioni e così via.

A prescindere dall’asset che viene tradato, il broker applica commissioni per generare un guadagno dalla sua attività. Il trader subisce le commissioni perché solo in questo modo può garantirsi una corretta esecuzione dell’ordine sul mercato.

Ciò premesso si può pensare di calcolare quanto incidono le commissioni sul ritorno futuro degli investimenti solo se si considerano nella loro completezza. Quello che vogliamo dire è che esistono vari tipi di commissione (almeno 4) e se non si considerano tutti non è possibile capire quanto esse incidono sui ritorni dell’investimento.

Tanto per iniziare ci sono le commissioni di apertura del conto. Queste sono un classico delle banche presso le quali si apre un conto deposito titoli. La semplice apertura del conto, ancor prima di iniziare a fare trading, implica un costo che va tenuto in considerazione. Ci sono poi le commissioni di tenuta del conto. Anche queste sono tipiche delle banche o comunque dei broker tradizionali anche se per la verità ultimamente il loro peso è calato essendo state sostituite dalle commissioni di inattività.

Ad ogni modo chi ancora applica commissioni per la tenuta del conto lo fa in misura percentuale in base al capitale depositato.

Ma per quanto ciò possa influire resta sempre opportuno considerare prima il fatto che va scelto un broker certificato che ci metta nelle condizioni di operare con tranquillità senza rischiare truffe. Per questo vi consigliamo di visitare la pagina ufficiale di trading etoro online.

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