La proiezione di Wall Street verso il futuro
Wall Street guarda avanti con un ottimismo senza precedenti. Dopo aver sottostimato la crescita dello S&P 500 nel 2024, gli analisti stanno ora pubblicando previsioni rialziste per il 2025, riflettendo la crescente fiducia nei mercati azionari statunitensi e in una ripresa economica più vigorosa.
Avvicinandoci al 2025, l’economia statunitense si troverà di fronte a nuove sfide, mentre i mercati finanziari saranno chiamati a superare ulteriori “muri di preoccupazione”. Tra i principali rischi si collocano l’incertezza legata alle politiche della nuova amministrazione alla Casa Bianca.
Cambiamenti in settori chiave come tariffe commerciali e immigrazione potrebbero influire sulla fiducia dei consumatori, sull’inflazione e sulla crescita economica complessiva. Un’eventuale escalation nei conflitti commerciali potrebbe inoltre amplificare la volatilità e aumentare l’incertezza globale.
Nonostante ciò, è improbabile che le versioni più estreme di queste politiche vengano implementate, e l’impatto complessivo sull’economia potrebbe rimanere limitato. Dopo un altro anno solido per mercati e crescita economica, gli investitori dovrebbero prepararsi a navigare in un contesto caratterizzato da maggiore incertezza.
Sia le politiche governative che le decisioni della Federal Reserve potrebbero generare venti contrari nel prossimo anno. Tuttavia, con un’economia che continua a mostrare una crescita solida, le oscillazioni di mercato rappresentano anche un’opportunità. Gli investitori attenti possono sfruttare la volatilità per rivedere le proprie strategie e posizionare al meglio i portafogli, bilanciando rischi e opportunità in un contesto di crescita economica sostenuta ma accompagnata da elevata incertezza.
Alla fine, l’attuale mercato toro ha quasi 26 mesi di vita ed è ufficialmente in rialzo di oltre il 70%. Si noti che da 50 anni a questa parte, i mercati toro che sono arrivati a questo punto sono durati molti più anni in ogni singolo caso.
Lo S&P 500 si prepara al suo sesto ribilanciamento annuale. A partire dal 23 dicembre, Apollo Global (settore finanziario) e Workday (tecnologico) entreranno nell’indice, sostituendo Qorvo (tecnologico) e Amentum Holding (industriale).
Guardando l’evoluzione dall’inizio dell’anno, il settore tecnologico si conferma leader per numero di ingressi netti, con 5 nuovi titoli aggiunti. In questa tornata, tuttavia, con un ingresso e un’uscita, il saldo per il comparto è neutrale. Seguono il settore delle utilities, che ha registrato un solo ingresso, e il settore finanziario, con 3 ingressi e 2 uscite.
Analizzando i titoli inseriti nell’indice nel 2024, si nota che nella prima seduta successiva all’annuncio essi hanno registrato un aumento medio del +5%, con Super Micro Computer (SMCI) in testa grazie a un impressionante +19%. Solo due società, Solventum ed Erie Indemnity, hanno subito un calo nel giorno post-annuncio.
Tuttavia, le performance successive raccontano una storia diversa. Gli stessi titoli aggiunti hanno registrato un calo mediano del -8%, pesantemente influenzato dal -59% di SMCI. Al contrario, le azioni eliminate dall’indice, le cosiddette “exit stocks”, hanno sorpreso con un rialzo mediano del +12%, ribaltando le aspettative e offrendo un interessante spunto per strategie di investimento alternative.
La settimana entrante vedrà la BCE al centro dell’attenzione, con un probabile quarto taglio dei tassi dell’anno. Nonostante i recenti dati deboli e l’inflazione ormai allineata al target abbiano sollevato la possibilità di un taglio più aggressivo di 50 punti base, il consiglio direttivo dovrebbe optare per un approccio più cauto, scegliendo un taglio di 25 punti base.
Tuttavia, potrebbe essere lasciata aperta la porta a interventi più significativi nei prossimi mesi, seguendo l’approccio “data dependent” tipico della BCE.
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