Nuova sentenza sulla disabilità e inclusione scolastica

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Ancora un pronunciamento del TAR Campania che interviene sulle inadempienze dell’amministrazione scolastica a favore dei genitori di un alunno con disabilità che chiedono risorse adeguate alla gravità e all’orario di frequenza scolastica.

Il ricorso ai tribunali amministrativi, affinché sia riconosciuto un diritto che è presupposto fondamentale di esigibilità del diritto allo studio e di inclusione scolastica degli alunni con disabilità, è diventato prassi ordinaria.

Con la sentenza n. 00343 pubblicata il 13 gennaio 2025, il TAR della Campania è nuovamente entrato nel merito dell’assegnazione di un numero di ore di sostegno inferiore all’intero orario di frequenza scolastica di un alunno con disabilità.

Il ricorso è stato presentato dai genitori del minore, patrocinati dall’avv. Americo, in riferimento all’assegnazione di 18 ore di sostegno, a fronte di una frequenza scolastica di 26 ore.

Il giudice amministrativo, nel rilevare l’insufficienza del sostegno assegnato senza alcuna specifica motivazione, tenuto conto delle specifiche condizioni dell’alunno, sottolineando che in materia, la normativa e i principi alla luce dei quali essa va interpretata sono oggetto di una giurisprudenza ormai consolidata, dispone l’annullamento del PEI 2024/25 con la rideterminazione di ore di sostegno tenendo conto dell’effettivo fabbisogno dell’alunno e il risarcimento del danno di 1.000 euro per ogni mese di mancata fruizione dell’insegnamento di sostegno per l’intero orario.

La FLC CGIL rileva nella sentenza l’ennesima dimostrazione dell’inadeguatezza delle politiche di inclusione scolastica, da imputare sia all’insufficienza degli organici che a procedure che non tengono conto delle effettive esigenze degli alunni con disabilità.

Per tutte queste ragioni, la FLC CGIL reitera al Ministero la richiesta di un impegno concreto per affrontare le problematiche relative al sostegno, a partire dall’implementazione degli organici e dalla stabilizzazione di tutto il personale specializzato.

 

Sicuramente una svolta si è avuta ad inizio mese  quando il Tribunale di Bari ha emesso una sentenza a favore di uno studente con disabilità di Altamura, riconoscendo il suo diritto a 32 ore settimanali di assistenza alla comunicazione in Lingua dei Segni Italiana, come previsto dal suo Piano Educativo Individualizzato. La decisione del tribunale risale allo scorso 3 gennaio.

La decisione arriva dopo una battaglia legale contro la Città Metropolitana di Bari e la Regione Puglia, che avevano precedentemente ridotto l’assistenza a sole 12 ore settimanali. L’Associazione Malattie Rare dell’Alta Murgia (Amaram Aps) ha espresso grande soddisfazione per la vittoria ottenuta dalla famiglia del giovane.

Il Tribunale di Bari ha così condannato la riduzione dell’assistenza, stabilendo che la riduzione delle ore di assistenza Lis costituiva una discriminazione nei confronti dello studente, violando le normative nazionali e internazionali sul diritto all’istruzione per le persone con disabilità.

Ora la sentenza obbliga Città Metropolitana e Regione a garantire le 32 ore di supporto previste dal Pei e le condanna al pagamento delle spese processuali.

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