Trading online, la truffa è sempre dietro l’angolo
Con le truffe online legate al trading, non si finisce mai, ogni mese spunta qualche nuovo fatto, qualche personaggio braccato dalla polizia e nuove vittime a piangere i propri risparmi andati in fumo.
Noi siamo sempre qui a riportarli, perché parlarne è importante e può aiutare altre persone ad evitare di cadere nella medesima trappola.
Alcuni fatti risalgono al mese di aprile quando una signora, mentre navigava in rete, notava un banner pubblicitario che la invitava a fare degli investimenti “semplici e convenienti”.
Fatti che hanno portato i Carabinieri della Stazione di Chiusano di San Domenico a denunciare un 30enne, di origini pakistane e residente a Milano, in quanto ritenuto responsabile di “truffa”. La mal capitata, incuriosita, richiedeva subito informazioni e dopo aver compilato una scheda, entrava in contatto con un sedicente promotore finanziario che da quel momento iniziava a contattarla sia su WhatsApp che telefonicamente, proponendogli operazioni di “trading on-line” e convincendola ad effettuare i primi due bonifici (di 3.000 e 5.000 euro) su un conto inglese.
Per farla cadere nella trappola e dimostrare la piena affidabilità degli investimenti, il truffatore inviava alla donna anche un accredito di 1.000 euro, tanto che la stessa, convintasi della genuinità delle operazioni, effettuata altri 4 bonifici, per un totale di 58.000 euro.
Solo quando la vittima si è confrontata con alcuni parenti, si è rivolta ai Carabinieri della locale Stazione, accertando così di essere stata truffata.
L’attività svolta dai militari dell’Arma ha permesso di risalire all’identità del presunto malfattore che, alla luce delle evidenze emerse, è stato deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria. Si ricordano ancora una volta gli utili consigli diffusi con l’iniziativa “Difenditi dalle truffe”, del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino.
È importante saper riconoscere le situazioni più a rischio e di conseguenza, i comportamenti da assumere, diffidando sempre dei guadagni o acquisti oltremodo convenienti, trattandosi verosimilmente di una truffa o di prodotti di provenienza illecita.
Bisogna tenere gli occhi sempre ben aperti, e affidarsi soltanto a chi è veramente del mestiere. Piattaforme che presentano tutte le dovute autorizzazioni. Un classico esempio di correttezza e trasparenza che ci piace fare è quello di e-Toro leader mondiale nel settore del trading che trovate cliccando qui su trading e-toro online.
Solo due mesi prima di questo accadimento, la Polizia di Stato oscura 473 siti che, sfruttando indebitamente il marchio Eni Spa e l’immagine dei suoi vertici, pubblicizzavano, anche con video “deepfake”, falsi investimenti finanziari attraverso piattaforme di trading online.
L’accesso dal territorio nazionale a ognuna delle risorse web coinvolte nella truffa è stato inibito grazie a una complessa attività di ricerca sulle fonti web coordinata dalla Polizia postale e delle comunicazioni e condotta in collaborazione con il servizio di security di Eni.
Grazie a ulteriori accertamenti sono state individuate alcune persone coinvolte nella successiva fase di monetizzazione dei proventi ottenuti illecitamente, nei confronti delle quali sono in corso indagini preliminari con il concorso del Centro operativo di sicurezza cibernetica – Polizia postale Lazio.
L’operazione è il risultato della costante attività di prevenzione e contrasto portata avanti dalla Polizia postale e delle comunicazioni nei confronti del falso trading on line, che consiste nell’ingannare e indurre le vittime a versare i propri risparmi in investimenti inesistenti. Un fenomeno criminale che produce ogni anno un volume di guadagni illegali di milioni di euro, e alimenta altri reati che fanno da leva alla criminalità organizzata.