Trading automatizzato: vi sveliamo tutti i segreti
Nel nostro articolo precedente, vi abbiamo anticipato il futuro del trading online, parlando del trading automatizzato, oggi approfondiamo maggiormente questo nuovo aspetto del trading online.
Il trading automatico è in sostanza una modalità che molti investitori sfruttano delegando ad un software le attività di trading, l’inserimento degli ordini in maniera autonoma, con pochissimi o nulli interventi da parte del trading.
È una attività di trading utilizzata anche per riuscire a investire anche quando non si ha molto tempo a disposizione. Anche se parliamo di una certa abilità che comunque per certi versi forex e-toro già permetteva da tempo grazie ai suoi appositi strumenti.
Infatti, come dice la parola stessa, il trading automatico consente di eseguire e monitorare le operazioni di trading in maniera del tutto automatizzata e quindi senza la necessità di una presenza fisica dell’investitore.
Questo modo di fare trading però ha, come tutte le cose, dei pro e dei contro, dal momento che consente di sfruttare i momenti in cui non si potrebbe agire ma può portare anche a perdere delle possibilità di guadagno, dato che non consente di adattare le posizioni alla situazione del mercato.
Se vi siete persi il nostro articolo precedente, incominciamo subito ricordando che un sistema di trading automatico (conosciuto anche con l’acronimo ATS) è un programma per computer che crea ordini e li invia automaticamente a un centro di mercato o uno scambio.
Il programma genera automaticamente ordini basati su un insieme predefinito di regole, utilizzando una strategia di trading che è spesso basata su analisi tecniche ma può anche essere basata su input da altre fonti elettroniche.
I sistemi di trading automatizzati sono spesso utilizzati con il trading elettronico in centri di mercato automatizzati, tra cui reti di comunicazione elettronica, “dark pool” e scambi automatizzati.
I sistemi di trading automatizzati e le piattaforme di trading elettronico possono eseguire compiti ripetitivi a grandi velocità con ordini di grandezza superiori a qualsiasi potenziale umano. I controlli di rischio tradizionali e le misure di sicurezza basate sul giudizio umano non sono appropriate per il trading automatico e ciò ha causato problemi come il Flash Crash del 2010. Nuovi controlli come i cordoli di trading o gli “interruttori di circuito” sono stati messi in atto in alcuni mercati elettronici per gestire al meglio i sistemi di trading automatici.
Ciò che attira del trading automatico è il fatto che, essendo un software computerizzato, è privo di quelle emozioni che spesso inducono i trader a commettere errori. Errori di cui in passato spesso ne abbiamo parlato nella nostra rubrica, perché sono quelli che più facilmente possono ingenuamente indurre in errore.
Eppure parliamo, di qualcosa che ha mosso i suoi primi passi nel 2014 da quando oltre il 75% delle azioni quotate sulle borse degli Stati Uniti (compresa la Borsa di New York e il NASDAQ) provenivano da ordini di sistemi di trading automatizzati.
Gli ATS possono essere progettati per negoziare azioni, opzioni, futures e prodotti di cambio in base a un insieme predefinito di regole che determinano quando inserire un ordine, quando uscire da una posizione e quanto denaro investire in ciascun prodotto di trading.