Il vaso di Pandoro di Selvaggia Lucarelli

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Ascesa e caduta dei Ferragnez

Prima di cominciare questa recensione credo ci sia la necessità di fare una piccola premessa. Prima di leggerlo, non avevo alcun pregiudizio di alcun tipo verso nessuna delle parti in causa e quando il libro mi è stato regalato, come tutti i lettori ero curiosa di leggerlo e saperne di più, partendo quindi da una posizione assolutamente neutra.

“A quelli che non si accontentano della prima versione della storia”

Alla fine di questa recensione, spiegherò il perché ho sentito l’esigenza di fare questa premessa.

Devo dire che tanti sono stati i momenti che mi hanno letteralmente scioccato, non ero a conoscenza di tanti dettagli, pur essendo stata una di quelli per due anni ha acquistato le uova di Pasqua anche con il pensiero che avrei fatto beneficenza in qualche modo, attraverso un marchio a cui tanti davano credito e quindi faceva da garanzia. Come a pensare che non avrebbero mai potuto fare una figuraccia lucrando su una cosa del genere…certo…

Da quel momento ho messo il “segui” a Chiara Ferragni, in maniera quasi blanda senza dare troppo peso a quello che poteva passarmi avanti. Dopo questa inchiesta di Selvaggia Lucarelli, fatta in maniera magistrale, mi sono resa conto di tante cose a cui non prestavo interesse.

Eppure, io sono una di quelli che pensa che i minori non dovrebbero comparire, almeno non troppo frequentemente su canali social.

Il libro è intriso di dettagli, si parte da quando Chiara ha messo piede sul web fino al botto finale. Fatti accaduti e documentati, anche attraverso testimonianze dei presenti, degli interessati, di chi ancora crede che la cosa importante sia parlarne bene, poi poco importa se per farlo bisogna prendere per i fondelli tanta altra gente onesta.

Come sempre, non posso fare spoiler ma c’è una cosa su tutte di cui vorrei parlare. Questo perché come è aumentato il numero dei canali social è aumentato anche il numero delle persone che si affida troppo facilmente a ciò che vede su questi canali, è cambiato ovviamente anche il target dei follower che ormai non ha più età.

Tralasciando le cose che mi hanno fatto storcere il naso, per non dire altro, mi ha molto affascinato la spiegazione di un fenomeno riportato in queste pagine che appartiene al critico e poeta inglese Samuel Taylor Coleridge, definito come fenomeno della “sospensione dell’incredulità” e la Lucarelli lo spiega così:

“…è quella sorta di patto tacito tra attori e spettatori per cui questi ultimi accettano di credere a espedienti narrativi impossibili nella realtà, ma che servono a sviluppare la trama. […] Accettiamo di crederci per godervi il film. C’è un però (una sorta di tacita regola) non bisogna violare la quarta parete. […] La finzione non va dichiarata…”

Più vai avanti nella lettura di questo libro e più comprendi che prima o poi il castello di carta sarebbe crollato, era andato avanti già da troppo tempo. Considerando che una delle frasi più ricorrenti di Ferragni è sempre stata: “Io funziono perché sono me stessa”.

Il guaio è che, con la scoperta di tutti gli altarini che sono usciti fuori (da qui poi si capisce il perché del gioco di parole della Lucarelli al Vaso di Pandora), è uscita fuori la vera “me stessa”.

Una donna che vi sono onesta, non voglio neanche crocifiggere, perché a giocare contro di lei nel corso della sua carriera è stata circondata da persone che non sapevano veramente che cosa stessero facendo e quando ti rendi conto che uno di questi è proprio il caro marito, allora capisci quanta sfortuna ha avuto anche lei alla fine.

La premessa iniziale che ho fatto, l’ho fatta perché mi sono resa conto che tantissimi avevano pregiudizi sia per la Ferragni che per la Lucarelli, facendosi così suggestionare da altri pensieri.

Qui mi fermo, non voglio andare oltre, vi dico solo che è un libro che va assolutamente letto. Lo consiglio a coloro che per studio o per altro sono interessati al settore del marketing e dell’economia. Lo consiglio ai giovani, perché per troppo tempo si è venerata una Dea che in realtà non esisteva. Lo consiglio poi agli amanti della lettura d’inchiesta a chi piace leggere un buon libro di fatti di cronaca con ricerche e interviste.

Lascio come sempre il link Amazon qui di seguito, per acquistare il libro.

Buona lettura

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