Viaggiare in Italia nei giorni del Coronavirus
Sul sito della Farnesina, sono riepilogati tutti i Paesi che hanno attuato delle procedure di controllo nei confronti dell’Italia. Noi continueremo a tenervi informati, con le nostre guide viaggio, per cercare sopratutto di debellare l’allarmismo, ma anche di mantenere quelle normali norme di sicurezza che in questo caso è bene attuare.
Pare infatti, che solo in questi giorni gli italiani abbiano scoperto l’igiene. Bene non dovete fare altro che seguire le normali norme igienico sanitarie che già prima avreste dovuto seguire, sopratutto se in casa avete bambini o anziani.
Detto ciò, allo stato attuale dei fatti, gli italiani, ad eccezione di coloro che vivono o sono venuti in contatto con gli undici comuni interessati dal decreto legge del 23 febbraio, possono spostarsi (più o meno) liberamente (l’unica precauzione è osservare le indicazioni del Ministero della Salute e dell’Oms per evitare il più possibile di rischiare un eventuale contagio durante il viaggio).
Ovviamente, così come sono state bloccate le gite scolastiche da, per e sul territorio italiano, allo stesso modo ci sono diversi Stati che hanno iniziato a prendere delle misure per evitare un possibile contagio da parte di cittadini italiani in viaggio.
In Italia le persone possono viaggiare da Nord a Sud, anche se negli ultimi giorni i treni hanno subito pesanti ritardi dovuti a controlli d’emergenza. Le aziende che operano sul trasporto ferroviario hanno comunque preso alcuni provvedimenti: il personale di bordo è dotato di mascherina, mentre lungo tutte le carrozze sono stati installati flaconi con gel disinfettante.
Molti si preoccupano di eventuali rimborsi, quindi vi ricordiamo che vi abbiamo consigliato di non dimenticare di scegliere una buona assicurazione nel caso voi dobbiate partire con treni o aerei. I rimborsi per chi viaggia in treno sul territorio italiano sono fondamentali, visto che proprio in queste giornate i treni che collegano le Regioni italiane sono interessati da pesanti disagi, dovuti a interventi di emergenza.
Molti passeggeri, pare stiano scegliendo di evitare di salire a bordo dei treni, rinunciando al viaggio. Per questo Trenitalia ha disposto il rimborso integrale per qualsiasi viaggio e per qualsiasi tariffa (che sia standard o business class) per tutti i clienti che hanno acquistato un biglietto fino al 23 febbraio. I titoli di viaggio emessi da Trenitalia saranno rimborsati con un bonus elettronico di pari importo, della durata di un anno.
Quindi per tutti quelli che invece dovevano viaggiare nella settimana successiva è bene controllare se è possibile un prolungamento di questa disposizione.
Italo è di fatto già corsa ai ripari e ha disposto per i viaggiatori un rimborso sui biglietti acquistati che vanno dal 24 febbraio al 1° marzo. Possono essere rimborsati i viaggi che partono o arrivano in tutte le zone del Nord Italia. Per ottenere il rimborso, il cliente deve chiederlo prima dell’orario di partenza, e riceverà così un voucher valido per nuovi acquisti per viaggi entro il 31 luglio.
La fregatura è alta invece per chi viaggia in aereo. Rimborsoalvolo.it, associazione italiana che tutela i passeggeri, precisa che si tratta di una circostanza specifica che non è prevista dalle normative Ue per il rimborso e/o il risarcimento del passeggero che si vede cancellato il proprio volo. Basti pensare a tutti i voli che sono stati cancellati da gennaio a oggi, i quali sarebbero dovuti arrivare o partire per la Cina. In condizioni normali sono circa 10 i voli per l’Italia ogni giorno, senza contare i collegamenti Cargo, che contano numeri altissimi viste le importazioni. Kathrin Cois, responsabile della comunicazione di RimborsoalVolo.it spiega:
“Le compagnie aeree hanno agito in maniera più o meno decisa anche in anticipo rispetto alle decisioni del governo, bisogna ricordarsi che i passeggeri sono comunque tutelati ed in casi di mancata partenza è loro pieno diritto richiedere il completo rimborso delle spese sostenute per l’acquisto del biglietto”.
Al momento, la stima dei danni per il turismo del Bel Paese è molto alta, solo a Roma si stimano perdite per oltre 500 milioni tra prenotazioni in hotel e tour operator annullati.