Valentino Rossi, le aspettative fra la pista e la vita privata
In questi giorni Valentino Rossi si è allenato sul circuito del Mugello in vista della prima gara stagionale di MotoGp 2021.
Il pilota di Tavullia ha pubblicato su Instagram alcune immagini dalla pista toscana, dove ha girato con una Yamaha R1M stradale in vista del Gran Premio del Qatar, prevista per il 28 marzo. Il numero 46, per la gioia dei suoi fan ha postato numerose immagini, che lo ritraggono in sella alla moto ma anche sorridente ai box del Mugello.
Nella didascalia si legge:
“Buongiornooooo Mugelloooooo”
Una tappa importante, quella del Mugello, negli allenamenti di Valentino, che non potendo salire su una moto ufficiale come da regolamento, ha approfittato di questi giorni per tenersi allenato in vista del Gran Premio del Qatar. Anche Marc Marquez, ancora al lavoro per trovare la giusta forma dopo il lungo stop, aveva girato con una Honda stradale sul circuito di Montmelò, a Barcellona.
Alla Gazzetta dello Sport, in merito al fatto di essere in una categoria a cui è permesso vaccinarsi, ha dichiarato:
“Sì, siamo dei privilegiati. È successo in Qatar, dove eravamo all’inizio del mese per i test: merito di un accordo tra il governo locale e i gestori del motomondiale. Con la prima dose non ho sentito nulla. Pfizer. La seconda la faccio sempre a Doha dopo la seconda gara, ai primi di aprile. Dicono che per chi è stato contagiato, può esserci qualche piccola reazione: non mi interessa, è troppo importante“.
Sulla questione dei tempi lunghi in Italia per i vaccini ha detto:
“Spero che lo facciano tutti e al più presto. Penso gli anziani. E ai miei genitori, che ormai cominciano ad avere una certa età. Ma anche ai ragazzi. Perché questa storia ci sta logorando. Noi della MotoGp possiamo almeno portare un pizzico di gioia, leggerezza: siamo come il calcio e la F1, un intrattenimento. La gente quando mi vede mi vuole bene perché ho fatto passare loro un sacco di domeniche belle. E ora ne avrebbe bisogno“.
Ovviamente si è parlato anche di Fausto Gresini, 2 volte campione mondiale e manager nel paddock, è morto a 60 anni dopo aver lottato per più di un mese in ospedale.
“Che dolore. Credo che in tutti gli ambienti di lavoro qualcuno abbia perso una persona cara. Penso anche a Mirko Bertuccioli detto Zagor: era il leader di una band pesarese, i Camillas. Un grande amico e musicista, legato a Bugo e a quelli dello Stato Sociale. Bellissima persona, lo andavo sempre ad ascoltare. Aveva 5 anni più di me. Non è giusto“.
Su come abbia potuto prendere il Covid ha ammesso:
“La domenica di Le Mans torno qui e vado a mangiare una pizza. Incontro questo ragazzo di Milano, ci conosciamo da tanto. È felice, mi racconta, “perché in città è un inferno ma mi sono appena arrivati i risultati del tampone: negativo”. Non so neanche se l’ho abbracciato o gli ho solo dato la mano. Però 2 giorni dopo mi telefona, ha un po’ di febbre: ahia, penso. Altri 2 giorni e mi sveglio con un mal di schiena bestiale e la temperatura alta. Alè, è andata“.
Quasi un mese fermo, tutto questo l’ha portato ad affrontare delle paure:
“No, respiravo abbastanza bene. Mia madre era spaventata ma eravamo attentissimi, mi lasciava da mangiare e scappava via: se lo è preso anche lei, poverina. È stata dura perché ero isolato da tutto. Io, che da quando sono nato è sempre una festa, perché chiunque incontro mi sorride e mi sembra di portare allegria: mi sono sentito un appestato. Un diverso. Credo di aver capito cosa sia la solitudine: non mi era mai successa una cosa del genere“.
Quest’anno Rossi è un po’ più chiaro su quello che si aspetta nella vita privata:
“Vorrei un bambino. È un po’ che ci penso, credo di avere trovato la ragazza giusta. Uno o due figli: si può fare. Anche perché dopo passano gli anni e ti annoi, così invece ne vale la pena“.
Charlie Chaplin, ne ha avuti 11, l’ultimo a 73 anni.
“Però la sua morosa era giovane, vero? Dipende tutto dalla mamma. Ho avuto molte fidanzate con cui sono stato insieme diverso tempo: ma avevo capito subito che non ci avrei passato tutta la vita insieme. E in 3-4 situazioni mi sono salvato per un pelo. Con la mia morosa di oggi è una cosa diversa“.