Probabile “Resurrezione” per la Yamaha

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In attesa del GP 2018 Giappone, arrivano segnali positivi per Valentino Rossi che torna a sperare. Di fatto la MotoGP in questi ultimi anni si sta segnalando per una caratteristica sempre più importante, ovvero l’imprevedibilità.

Le incognite sono sempre maggiori e sotto numerosi punti di vista , molto spesso infatti non è facile prevedere come andrà un weekend di gare. Mettere Marc Marquez tra i candidati a pole position e vittoria rimane scontato, quello sì, ma capire quale sarà la moto migliore, quale sarà la gomma da utilizzare in gara, o quale set-up sarà quello ideale in base a grip, temperature e layout, è sempre molto difficile. Abbiamo visto quanto sono importanti le scelte che si prendono ma sopratutto quanto vanno ad incidere i cambiamenti che non vengono messi a punto.

È ormai di dominio pubblico che la Honda di Marquez possa competere in ogni tracciato, più o meno come la Ducati che sa eccellere in determinati circuiti, ma soffre altri che presentano curve da percorrenza.

Fino al Gran Premio di Buriram, poi, appariva abbastanza scontato che la Yamaha temesse le alte temperature e le piste con poca aderenza. Valentino Rossi e Maverick Vinales, infatti, erano sbarcati sulla pista thailandese con le orecchie basse e ben poche speranze.

Al momento il “Dottore”, dopo diversi giri al comando, si è fermato in quarta posizione a breve distanza. Ogni previsione, dunque, è stata ribaltata in maniera netta e ora si pensa che possa accadere lo stesso, anche per Valentino.

Sicuramente a segnare il segutio ci penserà il trittico che partirà dalla terza settimana di ottobre, Giappone-Australia-Malesia e che ci permetterà di avere nuove conferme riguardo lo stato di forma della Yamaha.

La sensazione è che gli ultimi lavori svolti, che hanno visto fino ad ora due vie completamente opposte intraprese dai piloti, stiano dando i primi riscontri e che, forse, il peggio sia ormai alle spalle.

A far sperare sono stati gli ultimi risultati che hanno dato la possibilità di riuscire a vedere Rossi e Vinales nuovamente in lotta per il podio. Ora nelle prossime uscite sarebbe fondamentale per la casa giapponese, poter tornare a lavorare con maggiore serenità, in vista di un 2019 che fino a Buriram, si annunciava ancora immerso nei punti interrogativi.

Le ultime quattro gare di questo anno saranno già le prime del futuro per la Yamaha. Rossi e Vinales incrociano le dita e ovviamente, anche gli appassionati della MotoGP, perché ritrovare questi due campioni competitivi non potrà che far aumentare la qualità dello spettacolo che ultimamente, abbiamo visto sempre racchiuso nel duello Ducati-Marquez.

Eppure in un intervita di qualche giorno fa, Valentino Rossi ammetteva:

“Marquez può battere i miei record, ma la cosa non mi preoccupa. […] Devi pensare alla tua carriera – ha proseguito Rossi – e io penso che la mia sia buona, ho vinto molte gare e ne avrei potute vincere di più e anche più mondiali. Il rimpianto maggiore è stato perdere il campionato a Valencia nel 2006 quando ho commesso un errore”.

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