F1 2018 Stati Uniti, analizziamo la pista e i piloti
Nella F1 2018 Stati Uniti, la griglia di partenza ha visto Hamilton in testa, una partenza atipica. La prima curva qui prevede di avere uno spazio molto ampio, quindi c’è la possibilità di attaccare sin dal primo momento. Tutto quindi dipende da come parte in testa il capofila.
Raikkonen per una scelta tecnica parte con le Ultra Soft, fino al 18 esimo o 20 esimo, mente gli altri partono con le Super Soft, per poi andare anche loro con le Soft.
Sulla pista sono due le zone dove si può attivare il DRS, ci sono in particolare due punti di sorpasso, la prima e la dodicesima curva, poi altri punti che ovviamente danno lo spunto e nel tempo qualcuno si è inventato il sorpasso.
Hamilton dopo le qualifiche: “Prima delle qualifiche non sapevo cosa aspettarmi e oggi in prova ho capito che le Ferrari, hanno apportato qualche modifica. Avevo una sensazione strana ma comunque abbiamo avuto dei buoni risultati.”
Sicuramente per lui, per tutti ma in particolare per lui, questa è una pista interessante. Il mercato degli Stati Uniti è un mercato molto ampio che fa sognare molto.
Ci si chiede se la Ferrari deve già guardare al futuro, anche se sarebbe opportuno guardare anche al passato per evitare di rifare gli stessi errori.
Vettel: “Credo sia stata una sorpresa positiva, essere stati così veloci. Peccato però per la penalizzazione” Affermava dopo le qualifiche, senza sbilanciarsi troppo e rispondendo in inglese alle domande in italiano, sappiamo che è un qualcosa che tende a fare quando è particolarmente nervoso.
Verstappen dopo la rottura del posteriore sul cordolo: “…è piuttosto strano che proprio la nostra sospensione si sia rotta. […] Partiremo da dietro e speriamo di poter recuperare, c’è già capitato […] se abbiamo una buona strategia abbiamo possibilità di fare bene”
Ma quando si colpisce un dissuasore a quella velocità, la sospensione viene sollecitata, non poco.
Raikkonen, si dice abbastanza soddisfatto, questa degli ultimi anni è comunque una stagione abbastanza buona per lui. Parte in prima fila, quindi si può permettere di dare i ritmi, nonostante si va a scontrare con un mostro.
La gara che si svolge ad Austin è sicuramente fra le più attese, dai piloti ma anche dai fans della Formula 1. Un inizio con i fiocchi, da pelle d’oca, con l’Inno Nazionale Americano e gli elicotteri militari che alla fine arrivano sulla testa degli spettatori in griglia. Non a caso, qualche pilota non ha perso occasione per inserire sulla tuta o sul casco, qualche elemento tipico americano, come ad esempio l’imbottitura del casco di Vettel.
Gli americani, sanno bene come organizzare una gran festa del genere e la passione per la Formula 1 sta crescendo e lo dimostrano senza ombra di dubbio, le immagini con la magia che riescono a mettere in questa pista. Magia che rispecchia tutta nella sua architettura, nello stile dei tifosi in attesa, insomma l’aspettativa è tanta.
Particolare la pista già dalla prima curva in salita che forse chi guarda la gara dalla tv, non riesce ad apprezzare veramente.