GP 2018 Giappone di Valentino Rossi
La Moto GP non è ancora finita ma il GP 2018 Giappone, ha già portato ognuno verso il proprio finale.
Valentino Rossi in questo periodo ha trovato pane per i suoi denti in questi ultimi sei anni della motogp con Marc Marquez. Da una parte le tante carenze della Yamaha che gli hanno messo più di un bastone fra le ruote. dall’altra il ragazzino spagnolo che durante le sue performance, non ha fatto altro che minare le tante certezze del Dottore che resta comunque di diritto uno dei migliori piloti della storia del motociclismo.
I fans potrebbero ricordare che molto probabilmente, la rivalità tra i due nacque a fine 2015 quando il pilota italiano della Yamaha si sente defraudato e preso in giro dall’allora 22enne spagnolo. Di fatto nell’impossibilità di poter vincere il Mondiale piloti fu autore di una serie di scorrettezze che misero in seria difficoltà Rossi favorendo poi Jorge Lorenzo che vinse il suo quinto titolo iridato in carriera.
Valentino ha messo in bacheca nove mondiali: uno in 125, a diciotto anni, con l’Aprilia, uno in 250 sempre in sella ad Aprilia, uno nella vecchia classe 500 con la Honda, due sempre con la casa giapponese in Motogp e quattro con la sua attuale scuderia, sempre in motogp ovviamente.
La situazione attuale vede un Valentino che ha rinnovato il suo contratto con la Yamaha fino a fine 2020, quando si troverà ad avere ben 41 anni. Il Dottore, dunque ha ora davanti a se, solo due anni di tempo per cercare di ottenere il tanto bramato e agognato decimo titolo mondiale.
Inoltre oltre allo spagnolo, il pesarese dovrà anche guardarsi dall’agguerrita concorrenza di altri giovanissimi, Andrea Dovizioso su Ducati e soprattutto di Jorge Lorenzo . Il quale poi, dopo l’esperienza triennale non esaltante alla Ducati tornerà alla Honda quattordici anno dopo la prima volta. Ovvero quando nel 2005 arrivò quinto in classifica generale in 250.
Ma i fans di Valentino, sono fiduciosi in un qualche cambiamento della Yamaha e non si sono già rassegnati all’idea di vedere Marquez agganciare e magari superare il fuoriclasse. Quello che sembra più complicato è arrivare a quota 15, ovvero il numero dei titoli mondiali vinti dal grande Giacomo Agostini nella sua gloriosa carriera.
Al momento i numeri di Marc Marquez parlano chiaro, ha vinto il suo 7imo titolo in 11 stagioni nel motomondiale. 2 anni di assestamento prima di trionfare in 125, 1 prima di alzare il trofeo della classe di mezzo e poi un dominio praticamente incontrastato in MotoGP, con un solo buco vuoto del 2015.
Lo spagnolo ha agganciato nell’albo d’oro due leggende delle due ruote come John Surtees e Phil Read e ora con una lunga carriera ancora davanti a sé, può puntare ancora più in alto.
Certo potrebbe essere molto più impegnativo raggiungere Angel Nieto che vanta 13 titoli tra 50 e 125, nessuno in classe regina e Giacomo Agostini con 15 titoli tra 350 e 500, ma per un giovane Marc così nulla sembra impossibile. Per fare previsioni di questo tipo è ancora troppo presto, abbiamo imparato con Lorenzo che il pilota può fare la differenza ma non può correre di certo da solo, ha bisogno di una buona moto.