Serie A quello che ci lasciamo alle spalle
Per chi si fosse perso la decima giornata di Serie A, stiamo provando oggi, ad elencarvi tutti quelli che sono risultati essere i momenti salienti.
Fra coloro che hanno fatto parlare di sé, c’è stato ad esempio Marcelo Brozovic, di cui Luciano Spalletti ha detto, subito dopo la partita, «ha la bussola direzionale nei piedi, la pulizia nei passaggi […] anche se qualche volta la tocca troppo».
È anche vero che Spalletti sta trasformando Marcelo nel centro nevralgico della manovra interista. Di fatto ieri sera insieme a Vrsaljko e Asamoah, Brozovic è stato uno di quelli ad aver giocato più palloni, distribuendo 76 passaggi, praticamente il doppio dei compagni di reparto Joao Mario e Vecino.
È poesia quand sul rilancio accelerato con le mani di Handanovic, Brozovic esegue un primo controllo con il sinistro non perfetto. Il pallone sfila e sembra fuggire dalla sua portata, con Lulic che incombe, ma a questo punto Brozovic arriva a sfiorare la sfera con l’esterno del piede destro, facendola scivolare tra le gambe di Lulic. Poi, ancora col destro, come si fa con la mazza da hockey per proteggere il disco, taglia fuori anche il tentativo di recupero di Acerbi, ritagliandosi lo spazio vitale per servire con un filtrante l’accorrente Perisic.
Il gesto di Brozovic è così elegante e così inatteso, che né Joao Mario né Vecino, negli insoliti ruoli di ali, se la sentono di correre in profondità. La maniera in cui Brozovic sfata le convinzioni dei suoi compagni, forse, è la più grande attestazione del successo dell’intuizione di Spalletti.
Altro nome sulla bocca di tutti, in questa decima giornata è quello di Andrea Pinamonti, attaccante classe ‘99 del Frosinone che si è guadagnato il premio di supersub di giornata andando in rete un minuto dopo il suo ingresso in campo. Ovvero un minuto prima della fine della partita che ha sancito il primo successo dei frusinati in questa Serie A. 3 a 0 fuori casa con la SPAL, che veniva da un 2-0 all’Olimpico con la Roma.
Dopo la scorsa stagione in cui ha segnato 6 reti in 6 partite, Pinamonti è arrivato a Frosinone in prestito, senza la certezza di partire titolare e anzi con una concorrenza in attacco discretamente agguerrita, dal momento che a contendersi una maglia ci sono pur sempre Ciano, Campbell e Ciofani.
Molti del suo primo gol in A ricorderanno non solo la conclusione, una pregevolissima parabola di sinistro in controbalzo ma anche e soprattutto la preparazione. Da centravanti navigato, una serie di movimenti che ci sembra di aver già visto nel giocatore dal cui bagaglio tecnico Pinamonti ha probabilmente rubato di più, avendolo visto per una stagione intera in allenamento, vale a dire Icardi.
Il movimento e relativo contromovimento con cui attira Felipe verso il centro dell’area, per poi prenderne le distanze con quattro rapidi passi all’indietro sono da centravanti puro. Il tempo, come sempre, sarà galantuomo e ci dirà il reale valore dell’attaccante di proprietà dell’Inter. Nel frattempo, però, a Pinamonti resta la soddisfazione di aver segnato un gol, nel suo piccolo, memorabile.